Il grande ritorno del gitano Elvis Costello, a passi di flamenco
Se dovessi faticosamente trovare solo tre caratteristiche per Elvis Costello, mi verrebbero subito in mente la curiosità, l’operosità e il poliglottismo musicale.
In questo tardo pomeriggio afoso, mi è tornata la voglia di ascoltare il suo “The Juliet Letters”, realizzato insieme al Brodsky Quartet. Era il 1993 e non era ancora in voga, fatta eccezione per qualche collaborazione orchestrale, che un cantautore, sebbene il più raffinato ed intellettuale di quanto la New Wave (che accompagnò i suoi esordi) potesse vantare, riuscisse a comporre, registrare e produrre un album con un quartetto d’archi applaudito alla Queen Elizabeth Hall mentre eseguiva l’Integrale di Dmitri Shostakovich.
Ma gli ammiratori – quelli veri – di Elvis Costello, lo seguono in ogni suo capovolgimento. Ed anzi, lo apprezzano. Costello ha spinto moltissimi suoi fan ad accostarsi, certe volte faticosamente, ad altri generi musicali. Ne ha agganciati parecchi, nelle sue trasmutazioni sempre innovative, forse non tutti, ma non importa. Perché nella produzione di Declan McManus (questo il suo vero nome), che quando uscì la compilation “1” dei Beatles fece la fila insieme agli altri fan fuori dal negozio per acquistare l’album (nel 2000, dopo aver già suonato e registrato canzoni con Paul McCartney), c’è posto per tutto, inclusi i graditi ritorni, mai banali.
Giunge quindi, non a caso, la notizia della collaborazione tra Costello e Sebastian Krys nel rimodellare uno dei suoi album di successo, This Year’s Model, il cui titolo viene trasformato in Spanish Model. Il contenuto è inatteso, sorprendente: brani originali strumentali degli Attractions (la storica, favolosa band di EC) registrati nel 1978, con l’aggiunta di nuove interpretazioni vocali di artisti latini – una sfilza di nomi, vi diranno poco o nulla – che cantano le canzoni in lingua spagnola. Il che giustifica il titolo.
Nel disco (a me piace chiamarlo ancora così) troviamo il duello a colpi di chitarre con Mick Jones dei Clash nella coda finale di “Pump It Up” e questo già giustifica l’acquisto. Non ultimo, il fresco ritorno di Pete Thomas alla batteria.
L’uscita, targata Universal, è prevista il 10 settembre. Nel frattempo Costello, che prima del lockdown ha sconfitto un cancro, ha annunciato i primi concerti a fine agosto (negli Stati Uniti, per ora).
Bienvenido de nuevo, Elvis! Que bueno tenerte de regreso con nosostros.
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