Il piacentino Dario Costantini confermato alla guida di Cna Emilia Romagna
19 Luglio 2021 19:42
Il piacentino Dario Costantini è stato riconfermato presidente regionale di Cna Emilia Romagna anche per il quadriennio 2021-2025. L’elezione è avvenuta oggi pomeriggio, 19 luglio, nel corso dell’assemblea quadriennale elettiva, svoltasi a Bologna, che, con voto unanime, ha confermato Costantini al vertice dell’associazione di categoria dell’artigianato e della piccola e media impresa.
L’assemblea ha anche eletto la nuova presidenza regionale che, oltre al riconfermato Presidente, vede la presenza dei vicepresidenti Giovanni Rivaroli (Presidente CNA Piacenza), Paolo Giuffredi (Presidente CNA Parma), Giorgio Lugli (Presidente CNA Reggio Emilia), Claudio Medici (Presidente CNA Modena), Tamara Gualandi (CNA Modena), Ivan Olgiati (componente la Presidenza di CNA Bologna), Benedetta Rasponi (CNA Bologna), Luca Palladino (Presidente CNA Imola), Matteo Leoni (Presidente CNA Ravenna), Davide Bellotti (Presidente CNA Ferrara), Lorenzo Zanotti (Presidente CNA Forlì-Cesena), Mirco Galeazzi (Presidente CNA Rimini). La neoeletta presidenza ha quindi confermato Fabio Bezzi nel ruolo di segretario regionale dell’associazione. L’assemblea è stata l’occasione per ricordare le numerose attività e i progetti realizzati durante gli ultimi quattro anni, un arco temporale in cui l’associazione, presente in Emilia-Romagna con 234 sedi presidiate da 2.562 dipendenti, ha svolto la propria rappresentanza attraverso 1.087 incontri con le istituzioni, organizzato 1.468 incontri tecnici e specialistici a favore dei 147.976 soggetti rappresentati in Emilia-Romagna, incontrato 42.300 imprenditrici ed imprenditori nel corso del mandato. Una attenzione particolare è stata posta sul supporto garantito alle imprese dalle primissime fasi della pandemia con l’immediata attivazione della task force per l’emergenza, insediatasi domenica 23 febbraio 2020. Al termine della parte privata, l’assemblea ha vissuto poi il suo momento pubblico con la partecipazione del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Parte pubblica che è stata aperta dal presidente Costantini con un intervento rivolto al futuro: “Il Paese che vogliamo ha bisogno di riforme, la più urgente, per molti di noi, è quella fiscale, seguita dalla necessità di diminuzione della burocrazia. E poi il tema della giustizia che deve essere più veloce ma anche capace di punire chi non rispetta le regole. Conosciamo la strada che ci attende, perché è già tracciata: transizione ecologica, mobilità sostenibile, di-gitale ed innovazione. Siamo convinti che, nel nostro Paese, nessuno di questi obiettivi potrà essere raggiunto senza il coinvolgimento delle piccole e medie imprese. Ma il Paese che vogliamo, è anche consapevole dell’importanza che rappresenta la sanità. In questi mesi abbiamo compreso bene l’importanza degli investimenti nella buona sanità: sulle persone, sulle strutture, sui servizi territoriali. Abbiamo compreso ancora meglio l’utilità delle case della salute, della telemedicina, del trattamento dei dati del paziente, a partire dal fascicolo sanitario elettronico. Ci siamo messi al servizio per la campagna vaccinale, ora dobbiamo continuare a dimostrare grande senso di responsabilità, non abbassando la guardia nella lotta al virus. Un Paese che funziona è un Paese unito, che sa investire sul turismo e sulla cultura dei territori e che sa appianare tutte le differenze che ancora viviamo: tra i centri e le periferie, tra la pianura e la montagna, tra le zone più digitalizzate e quelle dove ancora manca una connessione alla rete adeguatamente veloce. Un Paese che vuole rilanciarsi, unito, deve iniziare soprattutto un percorso convinto per superare le criticità sulle proprie infra-strutture”.
In chiusura dell’assemblea il presidente Dario Costantini e il segretario Fabio Bezzi hanno consegnato l’edizione 2021 del Premio CNA Emilia-Romagna al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in rappresentanza della società civile per l’impegno corale, i valori e la solidarietà espressa dalla comunità emiliano-romagnola nell’emergenza pandemica.
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