“Comunità sicure”: alla Cavallerizza videocamere ed educatori di strada
31 Luglio 2021 10:44
E’ stato approvato dalla giunta l’accordo di collaborazione istituzionale tra il Comune di Piacenza e la Regione Emilia-Romagna per lo sviluppo del progetto “Comunità sicure”.
Un progetto finalizzato a un complessivo intervento di prevenzione integrata, volto al miglioramento della vivibilità e della sicurezza del territorio comunale, con particolare attenzione all’area della “Cavallerizza” sullo Stradone Farnese. Le azioni che verranno poste in essere – sotto il profilo della riqualificazione ambientale del contesto – prevedono l’incremento del locale sistema di videosorveglianza, l’integrazione di nuove panchine e la manutenzione straordinaria dell’area. In parallelo, sarà potenziata l’azione educativa indirizzata alle aggregazioni giovanili che frequentano l’area. Un intervento cui si affiancherà un’attività di comunicazione rivolta ai cittadini residenti al fine di promuovere il loro attivo coinvolgimento e impegno civico. E’ previsto comunque che gli educatori e animatori di strada coinvolti potranno spostarsi liberamente e intervenire in altre zone della città a seconda delle esigenze del momento e dei problemi riscontrati settimana dopo settimana. Il Comune di Piacenza ha quantificato il costo complessivo del progetto in 130mila euro, a fronte dei quali l’importo del contributo regionale concesso è pari a 103mila e 800 euro.
“Ringraziamo la Regione Emilia-Romagna – ha dichiarato l’assessore Luca Zandonella – per il contributo che ci ha concesso, siamo soddisfatti che abbia riconosciuto la serietà del progetto presentato, che qualifica il Comune di Piacenza come ente molto attento e in prima linea per la sicurezza dei suoi cittadini. Oltre all’implementazione di nuove telecamere e al miglioramento dell’arredo urbano della Cavallerizza, mi piace sottolineare come ci sia una forte progettualità legata al mondo dell’educazione di strada, in quanto è importante – conclude Zandonella – intercettare il disagio giovanile durante il tempo libero dei ragazzi nei luoghi di incontro informali, facendo intervenire professionisti del settore che sanno come coinvolgerli”.
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