CRV-Seconda commissione: “Modifica Piano Tutela Acque. Piano vendita alloggi Erp Brugine e Mogliano”
04 Agosto 2021 17:52
La Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (ZP), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), acquisito il parere favorevole della Prima commissione sulla norma finanziaria (che è stata modificata in parte), ha definitivamente licenziato nel suo complesso, a maggioranza, senza voti contrari, il Progetto di legge n. 78 della Giunta regionale “Concessione di un contributo straordinario alla società regionale ‘Infrastrutture Venete Sri’ per l’acquisto di convogli ferroviari da destinare al servizio di trasporto pubblico locale ferroviario in ambito regionale”. Su una spesa complessiva di 15 milioni di euro per l’acquisto di tre convogli ibridi, che potenzieranno le linee ferroviarie Rovigo/Verona e Rovigo/Chioggia, poco profittevoli e non completamente elettrificate, la Regione stanzierà 10 milioni, mentre 5 resteranno a carico della società regionale ‘Infrastrutture Venete Sri’ in auto finanziamento. Per l’esame dell’aula consiliare, Relatore è stato nominato Roberta Vianello (ZP), Correlatore Jonatan Montanariello (Pd). Alla presenza dell’Assessore regionale Gianpaolo Bottacin, è stato espresso a maggioranza, senza voti contrari, il parere di competenza sulla PAGR n. 74 “Modifica del Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto”. Il Piano, approvato il 5 novembre 2009, e poi più volte modificato, risponde alla necessità di disporre di una normativa di riferimento certa e consolidata, in grado di assicurare nei tempi e nei modi previsti la qualità e la corretta gestione dell’acqua. Il provvedimento in esame apporta alcune necessarie modifiche cartografiche delle zone vulnerabili del Veneto. Viene anche aggiunta una nuova zona vulnerabile da nitrati di origine agricola, afferente alla stazione di monitoraggio delle acque superficiali n. 175, denominata ‘Prossimità bacino Ca’ Erizzo’. Via libera a maggioranza, senza voti contrari, al parere di competenza sul Piano di vendita di alloggi di edilizia residenziale pubblica del Comune di Brugine (PD), ai sensi dell’articolo 48 della Legge regionale n. 39/2017. Il Piano prevede l’alienazione di n. 10 alloggi e relative pertinenze, di cui n. 3 attualmente sfitti, pari al 100% del patrimonio comunale di ERP complessivo. La vendita è motivata dal fatto che gli alloggi, costruiti nel periodo dal 1959 al 1962, tutti trasferiti gratuitamente al Comune dallo Stato, ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 449/1997, sono vetusti e presentano uno stato manutentivo estremamente carente sotto l’aspetto strutturale e impiantistico. Il Comune, impossibilitato a sostenere gli elevati costi manutentivi, ha calcolato un presunto introito complessivo di euro 267.393,40, con un prezzo medio di cessione stimato in euro 26.739,34 ad alloggio. I proventi dell’alienazione verranno utilizzati per la manutenzione straordinaria degli alloggi che non saranno venduti, oppure per l’acquisto di nuovi immobili Erp.
Via libera unanime al parere di competenza sul Piano di vendita di alloggi Erp del Comune di Mogliano Veneto. Il Piano prevede l’alienazione di n. 2 alloggi sfitti, pari al 9,09% del patrimonio comunale di ERP complessivo. La vendita è motivata dal fatto che gli alloggi, costruiti nel 1957 e nel 1962, trasferiti gratuitamente al Comune dallo Stato, sono vetusti e necessitano di importanti interventi di manutenzione straordinaria con costi molto onerosi per l’Ente. Il Comune ha calcolato un presunto introito complessivo di euro 100.000,00, con un prezzo medio di cessione stimato in euro 50.000,00 ad alloggio. I proventi delle alienazioni verranno utilizzati per l’acquisto di alloggi da destinare all’edilizia residenziale pubblica. Con l’intervento dell’Assessore regionale Gianpaolo Bottacin, la commissione ha proseguito l’esame dell’articolato e della relativa parte emendativa del Disegno di legge della Giunta “Disciplina delle attività di protezione civile”. Oggi l’esame è iniziato dal Capo III – Volontariato (art. 8), e ha poi affrontato i Capi: IV – Pianificazione; V – Emergenza regionale; VI – Formazione; VII – Lotta agli incendi boschivi; VIII – Interventi di sostegno; IX – Norme finali. Concluso quindi il primo esame dell’articolato, ora la commissione tornerà ad affrontare il DL, con le modifiche della Giunta, le correzioni tecniche e le osservazioni pervenute, nella seduta del 2 settembre pv. La Giunta regionale aveva trasmesso alcune proposte di modifica, anche in seguito agli incontri avuti con i soggetti portatori di interesse, in particolare con il mondo associativo. Il parere di competenza richiesto al CAL – Consiglio Autonomie Locali – perverrà dopo l’estate. Ricordiamo che la Regione Veneto, con L.R. n. 58/1984, ha disciplinato la materia della Protezione civile. Negli anni successivi, sono mutate le esigenze e la normativa nazionale di riferimento. È quindi opportuno procedere alla revisione dell’attuale legislazione regionale per renderla maggiormente aderente alla realtà e ai bisogni del territorio. Il DL definisce il Servizio Regionale di Protezione Civile quale sistema che integra tra loro le funzioni e le competenze dei soggetti, adeguatamente organizzati, che operano nel territorio. È parte integrante anche il sistema che opera nella lotta attiva contro gli incendi boschivi, materia di competenza regionale. Vengono ripartite in modo chiaro, tra i diversi livelli istituzionali, le attività di protezione civile, mettendo ordine all’interno dei quattro settori cardine: previsione, prevenzione, gestione emergenziale e post emergenza. Tra gli aspetti innovativi, i Presidenti delle Giunte regionali diventano autorità territoriali di Protezione civile. In sintesi, si va verso un sistema di Protezione civile sempre più specialistico, anche per migliorare la capacità di far fronte alle emergenze.
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