Pippo di Niviano, il cuore d’oro di chi vende i frutti della terra per il prossimo
10 Agosto 2021 00:52
Si chiama Pippo, il contadino che si muove con l’agilità di una lepre nell’orto, nonostante gli ottantasei anni compiuti a marzo, per San Giuseppe. “Sono Pippo e basta. Se qualcuno mi grida da lontano “Giuseppeee” nemmeno mi volto, guardi”, dice lui, di cognome Rei. Sottotitolo, suggeriscono in paese, a Niviàn, a Niviano: filosofo della terra. Pippo cura i pomodori, ma anche i meloni, le melanzane, i peperoni, e altro, a seconda delle stagioni. Quella che non tramonta mai invece per lui è la stagione della generosità, del frutto della terra che dà frutto sulle tavole, e tutto questo per aiutare la chiesa di Niviano: “Ogni domenica metto un banchetto di verdura davanti alla mia chiesa e vendo quel che ho, per dare tutto il ricavato alla nostra chiesa”, sottolinea Pippo. A dire il vero anni fa il contadino provò a commerciare pomodori, ma ci restò male, molto: “Avevo chiesto “mil franc”, per un quantitativo di pomodori, trentacinque chili, ma il cliente sbottò urlando come un dannato, diceva che era troppo… Da allora chiedo solo offerte, ognuno dia quel che ritiene, per aiutare la chiesa”. Il pezzo di terra che coltiva Pippo gli è stato dato in comodato d’uso da una signora, “la ringrazio tanto, perché lì, nei pressi di Diara a Rivergaro, alla tenuta Sant’Antonio, c’è acqua, cresce tutto bene, poche parole e si mangia tutti”. L’orto gli tiene la mente occupata, dopo un anno difficilissimo: “Mia sorella Giuliana è morta di Covid lo scorso anno. Pensi, abbiamo bevuto un caffè insieme la mattina, a casa. Poi lei ha preso la borsetta sottobraccio e mi ha detto “Pippo vado”, l’ambulanza era già fuori in strada, io credevo sarebbe tornata, invece no, non è tornata. La settimana dopo mio cognato l’ha raggiunta in cielo, sì, anche lui”.
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