Uva bianca, i cambiamenti climatici portano a calo produttivo del 25%
10 Settembre 2021 16:26
Partita ormai da alcune settimane la vendemmia nel piacentino, ad oggi il comparto più in difficoltà. Lo spumante ha già fatto il suo ingresso nelle cantine, ma la scorsa settimana si è entrati nel pieno della vendemmia con la raccolta delle uve per il vino bianco.
“Si sta ultimando la raccolta della uve bianche delle nostre Doc Malvasia e Ortrugo – dichiara Dario Panelli, responsabile vitivinicolo provinciale – viene confermata un ottima qualità ma il calo produttivo dalle prime analisi è preoccupante. Si registra in media un calo produttivo del 20/25% dovuto ai cambiamenti climatici”, conclude.
Prossima ormai anche l’inizio della raccolta delle uve rosse che preoccupano per la forte siccità, che potrebbe riportare ulteriori cali di produzione. A questo proposito, oggi si è tenuta alla Camera del Commercio di Piacenza in videoconferenza, la commissione di rilevazione dei prezzi delle Uve che ha deciso i prezzi delle uve bianche per la vendemmia 2021 e ad inizio ottobre renderà noti quelli delle uve rosse.
“Sono state rilevate le nuove quotazioni per le uve bianche stabilendo un minimo e un massimo – prosegue Panelli. – Dai prezzi comunicati si nota un aumento di circa il 13% rispetto all’anno 2020. Nonostante questo live rialzo, i prezzi non sono ancora abbastanza soddisfacenti per poter compensare in modo remunerativo i viticoltori che hanno affrontato un’annata piuttosto faticosa. Per quanto riguarda le uve biologiche viene confermato un aumento delle quotazioni pari al 20% rispetto alle uve tradizionali, mercato quello delle uve biologiche nel piacentino che sta crescendo in modo interessante negli ultimi anni”.
Ci sono i presupposti per un’annata positiva in termini qualitativi, evidenziando una positiva maturazione delle uve bianche che si presentano ottime. Dagli ultimi dati si spera che anche i prezzi del vino possano trovare una giusta quotazione in grado di compensare i costi e il calo di produzione evidenziato con i primi raccolti.
Rimane all’interno del tappeto di Coldiretti il problema di una riorganizzazione del comparto vitivinicolo piacentino sia dal punto di vista della promozione che della comunicazione.
“C’è il bisogno di far capire l’importanza della salvaguardia del nostro vino – commenta Coldiretti Piacenza – attivando anche una tutela maggiore sulla commercializzazione del prodotto vino Piacentino sbloccando quegli aspetti di evoluzione delle produzioni, adeguandosi ai mercati attuali grazie anche ad una maggiore attenzione verso la sostenibilità, la promozione e l’innovazione”.
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