CRV – Premio Mario Rigoni Stern a Irene Borgna

20 Settembre 2021 10:50

 

Irene Borgna con “Cieli neri Come l’inquinamento luminoso ci sta rubando la notte” Edito da Ponte alle Grazie ha vinto l’XI° edizione del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi. La giovane scrittrice, antropologa nata a Savona nel 1984 vive in Val Gesso, dove si occupa di divulgazione ambientale e fa la guida naturalistica. L’antropologa ligure-piemontese, già selezionata al Premio Rigoni Stern 2019 per “Pastore di stambecchi”, tra le mani una mappa dei cieli neri europei, ha viaggiato dalle Alpi Marittime al Mare del Nord, a bordo di un camper, alla ricerca dei luoghi che ancora resistono all’inquinamento luminoso e da quel viaggio è nato per l’appunto “Cieli neri Come l’inquinamento luminoso ci sta rubando la notte”. La giuria composta da Sara Luchetta, Giuseppe Mendicino, Luca Mercalli, Annibale Salsa e Franco Perco ha quindi segnalato Trouver refuge” di Stephanie Besson, Ed. Glénat, “Berg and Breakfast” di Selma Mahlknecht, per i tipi di Raetia, “Autobiografia della neve” di Daniele Zovi, edito da UTET. Menzione speciale, infine, per “Parete nord”, di Jean-Marc Rochette e Olivier Bocquet (Ed. Ippocampo). La premiazione è avvenuta come da tradizione in due momenti distinti, dapprima a Venezia a palazzo Labia con la collaborazione della Rai del Veneto quindi domenica 19 settembre al teatro Millepini di Asiago. Giunto alla sua XI° Edizione il premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingua di Montagna è aperto a tutte le lingue dell’Arco Alpino, e viene promosso dalla Regione Veneto e dalla Provincia autonoma di Trento, dai comuni di Asiago e di Riva del Garda, dalla famiglia Rigoni Stern da Fiera e Congressi di Riva del Garda, dal Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina da Ars Venandi, da Federcaccia, da Itas Mutua e da Rigoni di Asiago, a voler sottolineare, nel nome di Mario Rigoni Stern, la fratellanza ideale che vi è tra le montagne e le popolazioni del Veneto e del Trentino, con un gemellaggio culturale imperniato ai valori del rispetto dell’ambiente e di chi l’abita.

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