Progetto Vita, Aschieri e Ridella: “Modello Piacenza replicabile in altre città”
14 Ottobre 2021 05:30
“L’avventura di Progetto Vita è replicabile anche in altre città”: lo sostiene la presidente dell’associazione Daniela Aschieri, primario di Cardiologia che, con l’avvocato Augusto Ridella, ha scritto il libro “Arrestiamo l’arresto cardiaco”. Il volume è stato presentato alla Galleria Biffi Arte, nell’incontro moderato dal direttore di Libertà Pietro Visconti.
Il libro è un manuale con una missione ben precisa: diffondere oltre i confini provinciali e nazionali la cultura della defibrillazione precoce, concetto che a Piacenza è ormai entrato nella quotidianità, grazie all’opera costante e assidua di Progetto Vita, associazione nata nel 1998, quando l’allora primario di Cardiologia Alessandro Capucci di ritorno dagli Stati Uniti, portò in città il primo defibrillatore semiautomatico.
“Installare defibrillatori in tutta la città non basta, occorre creare una rete organizzativa come quella realizzata a Piacenza che coinvolge 118, forze dell’ordine e tante altre realtà” ha sottolineato l’avvocato Ridella, consulente legale di Progetto Vita.
Dal 1998 nel Piacentino sono state salvate 131 persone e installati oltre mille dispositivi. Innumerevoli i corsi per insegnare l’uso del dispositivo che consente di salvare vite senza essere medici. Tre mesi fa l’approvazione della legge nazionale per diffondere i defibrillatori nei luoghi pubblici e la formazione nelle scuole.
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