CRV – Prima commissione: illustrato lo stato di avanzamento dei programmi regionali FESR e FSE+
02 Novembre 2021 18:50
Nel corso della seduta odierna, la Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Luciano Sandonà (Zaia Presidente), Vicepresidente Vanessa Camani (Partito Democratico), alla quale hanno partecipato gli Assessori Francesco Calzavara, Federico Caner, Elisa De Berti ed Elena Donazzan, ha acquisito informazioni sullo stato di avanzamento dei Programmi regionali FESR e FSE+ per il ciclo di programmazione della politica di coesione regionale 2021-2027 e sulle priorità di sviluppo strategico. A questo proposito, la Giunta regionale ha recentemente adottato la Delibera n. 1415/2021, relativa alle prime proposte dei Programmi FESR e FSE+ con l’esplicitazione delle strategie e delle priorità dei programmi che rappresentano per la Regione del Veneto uno dei principali strumenti per la realizzazione di politiche di crescita e innovazione del territorio. Come hanno ricordato i rappresentanti della Giunta, la proposta contenuta della DGR è stata inviata al Tavolo di partenariato per le politiche regionali di coesione 2021-2027 per la presentazione delle osservazioni, ma nel contempo è stata sottoposta anche all’attenzione della Prima commissione, passaggio istituzionale non rituale, in vista di un ulteriore provvedimento che sarà sottoposto formalmente all’esame della Prima commissione. In sintesi, la dotazione finanziaria dei PR FESR e PR FSE+ – sulla quale è stato raggiunto l’accordo delle Regioni a livello nazionale in seguito all’assegnazione da parte della Commissione europea delle risorse finanziarie – prevede un’allocazione complessiva di oltre 2,062 miliardi di euro, ripartiti tra FESR e FSE+ che prevedono tra l’altro – si tratta di una novità contenuta nel nuovo ciclo – anche strumenti di programmazione congiunti. La proposta di PR FSE+ 2021-2027 della Regione del Veneto, proiettata verso il Veneto del 2030, è stata presentata dall’Assessore Donazzan che, in sintesi, ha ricordato le quattro priorità della programmazione: occupazione, istruzione e formazione, inclusione sociale, e occupazione giovanile; ad esempio, il 28% delle risorse saranno dedicate all’inclusione sociale (i requisiti nazionali minimi sono pari al 25%), il 24% ai temi dell’occupazione (i requisiti di riferimento nazionale sono del 12,5%); tematiche come il contrasto alla povertà infantile e il supporto agli indigenti saranno assolte a livello nazionale. L’attenzione della Commissione si è rivolta ai temi legati ai giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono inserite in un programma di formazione (i cd. Neet), e sul tasso di abbandono scolastico dei giovani fino ai 24 anni al 10,5%, soglia inferiore alla media nazionale e a quello delle altre regioni del nord, ma che dovrà essere ulteriormente migliorata in termini percentuali. I temi legati al FESR sono stati illustrati dall’Assessore Caner, che ne ha sottolineato le peculiarità e le cinque priorità: un’Europa più intelligente e competitiva (i cui temi principali attengo alla digitalizzazione, alla ricerca e all’innovazione per la competitività delle PMI); un’Europa più resiliente, più verde e a più basse emissioni (le prime due priorità sono destinatarie della parte maggiore delle risorse); un’Europa più connessa attraverso la mobilità urbana sostenibile; un’Europa più sociale e inclusiva; un’Europa più vicina ai cittadini, aspetto che è stato particolarmente approfondito dalla Commissione che ha affrontato i temi della strategia delle aree interne e dello sviluppo urbano sostenibile; quest’ultimo prevede progetti di rigenerazione e valorizzazione culturale tramite la riqualificazione di edifici e di spazi in area urbana per contrastare il degrado e offrire nuovi servizi alla cittadinanza; la questione riguarda nove aree urbane composte da comune capofila e hinterland, da selezionarsi tra i potenziali candidati, ovvero i comuni capoluogo e altri comuni con alto peso demografico, attraverso bando.
In apertura, la Commissione aveva approvato a maggioranza, senza voti contrari, la Proposta di deliberazione amministrativa n. 28 ‘Approvazione del bilancio consolidato 2020”, già illustrato nel corso delle precedenti sedute e vagliato anche dalle altre commissioni permanenti del Consiglio. Il provvedimento può essere inserito all’ordine del giorno dell’Aula, relatore, il Presidente Sandonà, correlatore la Vicepresidente Camani.
Di seguito, è stato illustrato anche il Progetto di legge n. 107, d’iniziativa dell’esecutivo, “Variazione generale al bilancio di previsione 2021-2023 della Regione del Veneto” che esplicita una variazione negli stanziamenti di spesa ritenuta opportuna a seguito degli eventi di gestione registrati. Tra gli aspetti evidenziati, la riallocazione di risorse per 1,752 milioni di euro ripartite tra interventi di manutenzione dei beni funzionali alla gestione del Demanio idrico per 292mila euro, mentre 800mila euro saranno destinati a interventi di prevenzione e soccorso per calamità naturali e 660mila per altre attività di tutela ambientale. Altri 100mila euro saranno destinati alle spese relative alla commissione di gara chiamata a valutare la sostenibilità economico finanziaria delle offerte relative al project financing per la costruzione e gestione della superstrada a pedaggio denominata “Via del Mare: collegamento A4 – Jesolo e litorali”; riallocati inoltre altri 11 milioni di euro: 2,082 milioni di euro per il buono scuola 2020/2021, 990mila euro per le borse di studio universitarie, 6,828 milioni di euro al finanziamento aggiuntivo per livelli di assistenza superiori ai Lea”. La cifra di 1 milione di euro è stata destinata agli interventi della Direzione ICT e Agenda digitale in relazione alle nuove esigenze di sviluppo correlate all’incremento dei livelli di sicurezza informatica delle varie applicazioni regionali (cybersecurity). Il provvedimento legislativo sarà ulteriormente approfondito nel corso delle prossime sedute della Commissione.
Via libera a maggioranza senza voti contrari, infine, alle Rendicontazioni nn. 2 e 35, relative ai rapporti sugli affari europei 2019 e 2020, e n. 10 sulla conformità dell’ordinamento regionale agli atti normativi e di indirizzo dell’Unione Europea.
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