Matrix Awakens, se la grafica del videogioco è indistinguibile dalla realtà
13 Dicembre 2021 06:00
Riesci a distinguere l’attore reale da quello riprodotto nel videogioco? Una nuova demo dedicata al nuovo film della saga di Matrix potrebbe far vacillare anche l’osservatore più attento
Nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 dicembre la casa di produzione di videogiochi Epic Games ha pubblicato un nuovo breve videogioco per Playstation e Xbox di ultima generazione. Più che un videogioco, in effetti, si tratta soltanto di una dimostrazione, una esperienza interattiva realizzata appositamente per l’uscita del nuovo capitolo della saga di Matrix. Il suo nome è infatti “The Matrix Awakens”. Di videogiochi però ne escono parecchi ogni settimana, quindi perché queste semplice dimostrazione che tra l’altro si esaurisce in appena un quarto d’ora dovrebbe tanto far parlare di sé? Per una grafica, ovvero una apparenza, che si avvicina al cosiddetto “fotorealismo”. Una fedeltà talmente profonda da rendere difficoltoso distinguere ciò che è reale da ciò che è stato creato a computer.
Non è una esagerazione, vedere per credere
I possessori di Playstation 5 e Xbox Series S/X potranno provarlo da soli. Per chi invece non è un patito di videogiochi, è disponibile un video pubblicato proprio dalla casa di produzione che è di per sé sufficiente ad afferrare il concetto.
Nei primi minuti del video è presente un monologo del noto attore Keanu Reeves, già protagonista dei precedenti Matrix. Anzi, della sua copia virtuale realizzata con il motore grafico di ultima generazione chiamato “Unreal Engine 5”. La somiglianza con l’attore e la fluidità dei movimenti non permettono di distinguere in maniera certa e al primo colpo cosa sia reale e cosa no. A seguito del monologo di passa all’azione con Neo e Trinity a bordo di un’auto. Anche in questo caso la fedeltà della grafica ha un che di sbalorditivo e apre le porte ai videogiochi di nuova generazione.
Un giro in una città viva e praticamente reale
In questa dimostrazione tecnica è poi possibile anche girare liberamente per la città, rendendo la demo un “open world”, un gioco con “mondo aperto” da esplorare. Stando a quanto dichiarato dalla casa di produzione Epic Games, la superficie della mappa ammonta a 15,79 chilometri quadrati, con 260 chilometri di strade, 512 chilometri di marciapiedi e 1.248 incroci. Ancora più sorprendente è il fatto che all’interno di questo mondo virtuale siano state disegnate e inserite oltre 45mila auto parcheggiate, con 17mila auto circolanti con cui poter interagire. I valori della superficie di per sé sono stati ampiamente superati da altri videogiochi nel corso degli anni ma questo motore grafico, a differenza degli altri, sembra essere in grado di rendere la città e l’ambientazione più “viva” e simile alla realtà.
“Video che mostra l’estensione, in scala, dei videogiochi a mondo aperto pubblicati negli ultimi vent’anni: con i suoi circa 16 km quadrati Matrix Awakens non è nemmeno tra i primi ma in questo caso non è una mera questione di estensione”
Uno dei fattori più impressionanti è il fatto che l’intera illuminazione della città non sia stata gestita con “fonti di luce” inserite dai programmatori per rendere visibili le diverse zone della città. La luce proviene infatti unicamente dal Sole (artificiale, ci mancherebbe) che replica così l’illuminazione naturale del mondo reale. È possibile inoltre passare dal giorno alla notte con la semplice pressione di un tasto. Anche in questo caso i videogiochi da tempo sono in grado di simulare il passaggio dal giorno alla notte, tuttavia in questo caso la fedeltà con cui viene riprodotta l’illuminazione notturna sarebbe in grado di confondere anche il più attento degli osservatori. Il tutto grazie ad un motore grafico evoluto, che permette agli sviluppatori e ai creatori di videogiochi di avere tra le mani più potenzialità e possibilità e creare scenari ancor più vicini alla realtà.
Conseguenze per il futuro
“The Matrix Awekens” è soltanto una piccola produzione video ludica tesa a dimostrare le potenzialità del motore grafico Unreal Engine 5, che presto diventerà uno dei cardini dei videogiochi in uscita. Ciò significa che al momento si è di fronte soltanto ad un assaggio di ciò che questo motore grafico potrebbe generare nelle mani di grandi produzioni, attraverso il perfezionamento e l’ottimizzazione dei prossimi anni. Ironico che poi il soggetto di questa dimostrazione sia stato proprio il film Matrix: cosa è reale e cosa no? Presto potrebbe essere complicato scegliere.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE