Carabinieri, reati tornati al livello del 2019 pre Covid. Picco del “codice rosso”
29 Dicembre 2021 11:56
I reati registrati nel 2021 dai carabinieri sono tornati ai livelli del 2019, anno che ha preceduto la pandemia. Nel Piacentino c’è stato un aumento del 1,4% considerato “fisiologico”. Lo ha fatto sapere il comandante provinciale, colonnello Paolo Abrate, nell’incontro di fine anno con la stampa. “Abbiamo proceduto per il 76% dei reati denunciati, tre piacentini su quattro hanno bussato alla porta dei carabinieri. Abbiamo registrato un picco di reati legati al “codice rosso” – ha dichiarato il comandante -, forse anche a causa della convivenza forzata. Abbiamo una grande collaborazione con Procura, e con l’associazione Telefono Rosa, facciamo seminari formativi per il personale. E’ un settore delicato in cui ci stiamo impegnando molto”.
Sono cinquanta le pattuglie dei carabinieri che ogni giorno presidiano le strade piacentine mentre migliaia di persone ogni settimana vengono sottoposte a controllo per il rispetto delle misure anti Covid. Le sanzioni elevate sono pochissime, segno che i piacentini indossano correttamente le mascherine e rispettano le normative. Nel corso dell’anno, sul fronte del contrasto allo spaccio di stupefacenti, nell’ambito di quattro grandi operazioni, sono state arrestate 70 persone. “Tutti i reati sono importanti per noi, dai furti che invadono la sfera intima delle persone alle truffe alle persone più deboli” ha proseguito il colonnello.
L’augurio per il 2022 da parte del comandante Abrate: “Speriamo che il Covid finisca per poter tornare a camminare serenamente senza mascherine, guardandoci in faccia sorridendo”.
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