Lo studio di Michele Gobbi: “Una corretta nutrizione può ridurre gli effetti del Covid”
31 Dicembre 2021 04:55
C’è un’arma che appare ancora poco sfruttata nella delicata, difficile e complessa guerra contro il Covid e agli effetti devastanti anche a lungo termine che subisce chi ne è colpito: l’alimentazione.
Due studi in merito sono stati effettuati da un giovane biologo della nutrizione, il piacentino Michele Gobbi, ricercatore all’Istituto Auxologico Italiano-Irccs di Piancavallo (Verbania). Lavori (in gergo si definiscono papers) che sono stati pubblicati su importanti riveste mediche di settore e che hanno come punto di partenza una prima statistica: “Noi ci occupavamo della riabilitazione di pazienti – spiega – appena usciti dalla Terapia intensiva o comunque colpiti da un Covid serio: nel 60% dei casi abbiamo diagnosticato uno stato di malnutrizione secondo i cosiddetti criteri di Glim, che, attenzione, non tengono conto solo della perdita di peso, ma anche del calo di tono muscolare e dello stato infiammatorio generale. Una condizione che riguardava anche molti giovani, per cui mi sono interrogato su come si potesse fare a ridurre questo rischio e a migliorare lo stato di salute”.
Una volta dimessi, l’alimentazione può avere un ruolo altrettanto decisivo nel rimettersi “in forma” in tempi ragionevoli: “Chi esce dal virus – chiarisce Gobbi – dovrebbe seguire una dieta specifica, abbinata a integratori come vitamina D e aminoacidi essenziali.
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