Degrado ai giardini Merluzzo. Un concorso letterario per la valorizzazione

26 Gennaio 2022 03:35

Se una notte d’inverno un viaggiatore si fermasse ai giardini Merluzzo… non saprebbe proprio dove sedersi. Ci mette dell’ironia l’Associazione Quartiere Roma che è fra i promotori di un concorso letterario dedicato proprio ai giardini Merluzzo e ispirato all’omonimo libro di Italo Calvino. Ma da ridere, a guardare bene, c’è proprio poco.

“La situazione delle panchine è sotto gli occhi di tutti – spiega il presidente di Associazione Quartiere Roma Antonio Resmini – però non ha ancora trovato soluzione. E idem quella del verde, lasciato quasi completamente all’incuria. È un peccato perché si tratta di un’area verde pubblica, quindi di tutti i piacentini, che ha delle potenzialità”.

Da anni l’associazione segnala lo stato di degrado in cui si trova l’area verde e soprattutto le panchine che lì “sopravvivono”. Da anni residenti e commercianti chiedono l’installazione di nuove sedute. Addirittura avevano lanciato un concorso: “Adotta una panchina” si chiamava e mirava a sensibilizzare i cittadini verso una situazione che è davvero non più accettabile. Ma alla fine, dopo tante battaglie, niente di fatto: basta fare un rapido giro per i giardini, posti all’incrocio fra via Alberoni e via Roma, per rendersi conto che gli anni passano ma nulla cambia. Restano così le panchine rotte e fatiscenti, il cui legno ormai marcito per l’umidità è rotto in più punti: in sintesi buona parte delle sedute risulta inagibile.

Oggi il concorso letterario “Se una notte d’inverno un viaggiatore ai giardini Merluzzo”, organizzato da Luppoleria e dall’Associazione Quartiere Roma insieme ad altri sponsor, punta ancora una volta i riflettori su questo spazio: diversi sono stati i partecipanti all’iniziativa, giunta ormai alla sesta edizione, che in febbraio dovrebbe concludersi con la nomina dei vincitori. Ossia di chi ha saputo trasformare meglio i Merluzzo nei protagonisti di un racconto. Che, vista la situazione dei giardini, potrebbe essere dell’orrore.

https://youtu.be/wPnZ7duoVHQ

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