La Bce mette alla prova le banche sul cambiamento climatico con nuovi stress test
31 Gennaio 2022 06:00
La Bce sta conducendo stress test climatici: cerca di capire come eventi eccezionali potrebbero impattare sulla solidità delle banche
Non solo crisi economiche: ora la Bce considera anche le crisi climatiche all’interno dei propri test di solidità delle banche. Una specie di “stress test climatici” in cui Francoforte inserisce i valori contenuti nei bilanci degli istituti di credito all’interno di algoritmi che simulano eventi eccezionali legati al riscaldamento globale. Alcune banche hanno un patrimonio sufficientemente sostanzioso e sicuro per reggere, altre no.
Cosa sono gli stress test
La Banca centrale europea conduce dei test periodici per verificare che le banche commerciali dell’Eurozona siano effettivamente solide. Per farlo prende i “bilanci” delle banche e li mette sotto stress (appunto) simulando degli scenari decisamente negativi. Solitamente gli stress test consideravano delle fasi di gravi crisi, provando a stimare come un peggioramento dell’economia potrebbe impattare sui bilanci delle banche. Gli istituti di credito che, nonostante la crisi “simulata”, si ritrovano ancora un patrimonio sufficiente per poter sopravvivere ed operare superano l’esame. Le altre no: i bilanci di quest’ultime, applicando loro le formule degli esperti della Bce, mostrano il fianco, indicando come la banca non sia in grado di reggere scenari peggiori. In questo caso Francoforte richiederà alle banche di intervenire, solitamente incrementando il loro patrimonio (le loro “ricchezze”, o meglio “proprietà”). Accumulare provviste in vista dell’inverno, per usare una metafora.
Gli stress test climatici
Lo scorso giovedì 27 gennaio la Bce avrebbe lanciato una nuova versione degli stress test. Invece di simulare una fase di grave crisi economica, Francoforte ha ipotizzato uno scenario in cui il cambiamento climatico è talmente permeante da generare gravissime conseguenze anche per le banche stesse. Un esempio? Un dimezzamento del valore degli edifici nelle aree esposte ad alluvioni (che comporterebbe una forte riduzione dei valori iscritti a bilancio delle banche). Tra i parametri inseriti ci sono anche i prezzi più elevati per le emissioni di anidride carbonica (già in netto aumento negli ultimi mesi) e l’impatto dell’efficienza energetica delle abitazioni nella stipula dei mutui. Ci sono poi le emergenze più pesanti che riguardano eventi climatici eccezionali: secondo la Bce il 22% delle banche europee ne sono esposte (Austria, Olanda, Germania e Francia su tutte). Italia e Spagna sarebbero invece estremamente a rischio in termini di incendi.
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