Caso infermiera, analisi dei suoi contatti. Potrebbe esserci giro più ampio

04 Febbraio 2022 04:28


Potrebbe essere solo la punta di un iceberg ed allargarsi presto ad altri soggetti il caso delle vaccinazioni fasulle anti-Covid che ha creato sconcerto nella nostra città. Potrebbero esserci, cioè, altre persone coinvolte nel sistema illegale instaurato dall’infermiera 50enne e dall’amico per rilasciare dietro pagamento di una somma di denaro – questa, almeno, l’ipotesi accusatoria – falsi green pass o certificazioni di vaccinazioni per coloro che invece non avevano alcuna intenzione di vaccinarsi contro il coronavirus.

Le indagini proseguono anche in questi giorni e puntano ad arrivare oltre la sequenza dei reati e dei soggetti fissati dall’ordinanza di applicazione delle misure cautelari nei confronti di 25 persone. Chi ha pagato dai 250 ai 500 euro per fingere di inocularsi il vaccino ma non è finito nella rete della Procura, infatti, potrebbe finirci tra breve tempo con conseguenze pesanti. Il punto di partenza sono appunto i contatti tra l’infermiera infedele e la cerchia dei suoi conoscenti, dai quali sembra emergere un sistema che proseguiva ormai da diverso tempo e quindi ben prima delle evidenze portate dai carabinieri relativamente ad un periodo limitato, l’ultimo mese. È proprio su questa ricerca a ritroso che le indagini si stanno concentrando.

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