La scoperta degli scienziati: un segnale radio dallo spazio che si ripete ogni 18 minuti

04 Febbraio 2022 06:00

Degli scienziati australiani hanno scoperto l’esistenza di un corpo celeste che emana onde radio ogni 18 minuti: le ipotesi sulla sua natura sono differenti

L’Università Curtin, in Australia, ha pubblicato su Nature il risultato di una propria ricerca. I ricercatori dell’ateneo hanno infatti scoperto un oggetto cosmico mai rilevato in precedenza: pacchetti di onde radio della durata di decine di secondi che si ripetono a intervalli regolari, circa ogni 18 minuti.

L’oggetto è stato rilevato attraverso l’utilizzo del telescopio Murchison Widefield, nella parte occidentale dell’isola Australiana. Gli scienziati ne parlano definendolo il “primo esempio conosciuto” dei magnetar di ultra-lungo periodo.

Cosa sono i magnetar

Per “magnetar” si intende una stella di neutroni che possiede un enorme campo magnetico. Il decadimento di questo campo magnetico genera intense emissioni elettromagnetiche, segnali che poi possono essere registrati anche sulla Terra tramite potenti strumentazioni. Il magnetar si forma dall’esplosione di una supernova: la stella collassa su se stessa, comprimendo la propria dimensione e, quindi, concentrando la propria energia.

Una scoperta inaspettata

“Una scoperta totalmente inaspettata. È un qualcosa di strano per un astronomo perché non c’è niente nel cielo che si comporta allo stesso modo, ed è anche piuttosto vicino a noi, a circa 4mila anni luce, praticamente nel giardino di casa nostra”, il commento di uno dei ricercatori dell’università.

Le ipotesi sulla sua reale natura sono ovviamente ancora in corso di delineamento. Gli scienziati ipotizzano che questo oggetto possa emettere in maniera continuativa forti onde radio dai suoi poli nord e sud. Il segnale sembra accendersi ogni 18 minuti e 11 secondi per un periodo compreso tra i 30 e i 60 secondi, per poi spegnersi di nuovo. Un effetto paragonabile ad un faro che, ruotando, è visibile solo in maniera intermittente dalla prospettiva di un osservatore fermo e lontano.

Parola all’esperto

Andrea Possenti dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Cagliari, ha dichiarato all’Ansa che “”Si tratta di un tipo di impulso radio finora mai riscontrato Da decenni conosciamo e studiamo impulsi simili a questi ,che riteniamo siano prodotti da stelle molto compatte note come pulsar. In generale, però, le pulsar emettono impulsi molto più brevi e molto più rapidamente, della durata compresa tra pochi millisecondi e pochi secondi”. Questa stella invece si comporta in maniera diversa, aprendo a possibili risvolti di ricerca nel lungo termine per quanto riguarda i corpi celesti.

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