“Per 33 anni ho abitato al Farnese”. Il palazzo saluta il custode Felice Di Genova

10 Febbraio 2022 02:22

“Per 33 anni ho abitato a Palazzo Farnese”. Ne aveva 31 Felice Di Genova quando ha messo piede per la prima volta a Piacenza: correva l’anno 1989 e lui, alle spalle la vigilanza alla reggia di Capodimonte, era diventato il custode dell’Archivio di Stato di Piacenza. E di fatto anche di tutto il palazzo Farnese che allora era di proprietà demaniale.

Oggi Di Genova si prepara a traslocare: domani, venerdì, sarà il suo ultimo giorno di lavoro, ieri in Archivio c’è stato spazio per brindisi, saluti e qualche momento di commozione con l’attuale direttrice Anna Riva e il precedente Gian Paolo Bulla.

“Andrò ad abitare in viale Dante con la famiglia, ma questo palazzo mi mancherà – assicura – vado via senza rammarico perché sono soddisfatto di quello che ho fatto. E spero possano esserlo anche gli altri”.

A giudicare dall’affetto che lo circonda in Archivio, Di Genova può essere considerato una delle colonne portanti del Farnese: uno che sicuramente il palazzo lo conosce bene, dal tetto ai sotterranei. “Quando sono arrivato ancora non ospitavano le carrozze del museo – ricorda – li hanno liberati dopo. Allora i visitatori erano pochi, non come adesso. Il palazzo era un cantiere: alcune stanze della cittadella ancora avevano i soffitti abbassati con le canne di bambù, eredità di quando nel dopoguerra il Farnese era utilizzato come rifugio per gli sfollati. Alcuni visitatori ricordavano bene quel periodo, altri ricordavano di alcune sale adibite a palestra. Io invece avevo visto dei veri e propri giacigli ancora presenti nei piani ammezzati in cui si poteva accedere attraverso delle buche: c’era da avventurarsi lì dentro”.

FOTOGALLERY MAURO DELPAPA

Felice Di Genova è il terzo da sinistra

© Copyright 2024 Editoriale Libertà