CRV – Seconda commissione – Più sicurezza nell’uso di mezzi di trasporto elettrici
17 Febbraio 2022 12:07
La seduta odierna della Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega/LV), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), si è aperta con la comunicazione, da parte del presidente, dell’avvio delle consultazioni scritte dei soggetti portatori di interesse in merito al Progetto di legge n. 75 della Giunta regionale “Disposizioni concernenti le concessioni di grandi derivazioni d’acqua a uso idroelettrico”.
È stato illustrato dal primo firmatario, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Enoch Soranzo, il Progetto di legge n. 110/2021 “Modifica della L.R. 27 aprile 2012, n. 15, ‘Disposizioni in materia di educazione alla sicurezza stradale e prevenzione degli incidenti stradali”‘. Il Pdl, che coinvolge in particolare enti locali e scuole, integra la normativa regionale attualmente vigente in materia di educazione alla sicurezza stradale e prevenzione degli incidenti stradali. Verranno finanziate campagne di sensibilizzazione a un uso responsabile dei mezzi di trasporto innovativi, a propulsione prevalentemente elettrica, per la mobilità personale, quali segway, hoverboard e monopattini. Verranno inoltre previsti azioni e interventi specifici rivolti ai giovani delle scuole e delle università per il corretto utilizzo di tali mezzi. Questo, in quanto la diffusione dei monopattini elettrici ha posto all’attenzione alcune gravi problematiche relative alla circolazione stradale, in primis per la sicurezza di conducenti e pedoni.
È stata approvata a maggioranza, senza voti contrari, la PAGR n. 38/2022, il Disegno di deliberazione amministrativa della Giunta regionale “Adozione del Programma triennale 2022-2024 e dell’Elenco annuale 2022 dei lavori pubblici dell’amministrazione regionale del Veneto. Per l’esame dell’aula consiliare, Relatore è stato nominato Alessandra Sponda (Lega- LV), Correlatore, Jonatan Montanariello.
In previsione dell’approvazione del Bilancio di previsione 2022-2024, la competente Struttura regionale, la Direzione lavori pubblici ed edilizia, aveva avviato la rilevazione dei fabbisogni di interventi da inserire nel Programma triennale 2022-2024 e nell’Elenco annuale 2022 dei lavori pubblici, predisponendo successivamente il relativo Schema, che è stato quindi approvato dalla Giunta regionale.
L’importo totale della programmazione triennale è di euro 173,127,234.41. Per il 2022, le risorse sono di euro 51,139,266.87, che finanzieranno 45 interventi, superiori ai 100mila euro, finalizzati in particolare a potenziare la sicurezza idrogeologica dei territori. Il presidente Rizzotto ha sottolineato che “per il 2022, le risorse stanziate sono maggiori rispetto a quelle delle annualità precedenti, ma saranno concentrate su un minor numero di interventi”.
Acquisito il parere favorevole della Prima commissione sulla clausola di neutralità finanziaria, è stata definitivamente approvata, a maggioranza, la Proposta di legge n. 108/2021, di iniziativa del consigliere Gabriele Michieletto (Lega/LV), “Modifiche alla L.R. 14 aprile 2020, n. 11, ‘Misure urgenti per la riduzione dell’utilizzo delle bottiglie di plastica monouso attraverso la promozione dell’uso di acqua alla spina’”. Per l’esame dell’aula consiliare, Relatore è stato nominato il consigliere Michieletto, Correlatore Zanoni (Pd). Ricordiamo che il CAL aveva espresso all’unanimità il parere di competenza, chiedendo che i Comuni non fossero gravati di ulteriori oneri, soprattutto che non vi fosse l’obbligo di installare le casette dell’acqua. Pertanto, è stato modificato l’articolato recependo il parere del Consiglio delle Autonomie Locali: non si pone in capo ai Comuni alcuna obbligatorietà, ma solo la valutazione della possibilità di porre in essere i vari adempimenti indicati dalla proposta normativa, a iniziare dall’installazione delle casette dell’acqua. Viene inoltre tolta la clausola valutativa sul provvedimento. La proposta normativa introduce semplificazioni e accorda più tempo alle Amministrazioni Pubbliche locali per adempiere agli oneri previsti: cinque anni per installare gli erogatori di acqua alla spina all’interno dei loro edifici; entro lo stesso arco temporale, i Comuni, accertata la sussistenza di condizioni locali compatibili con le esigenze sanitarie in materia di tutela della salute umana, potranno provvedere all’individuazione di aree pubbliche destinate all’installazione delle casette dell’acqua.
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