CRV – Sesta commissione: sì a potenziare la legge per la Giornata della memoria
16 Febbraio 2022 16:11
Giorno della memoria, calendario annuale dei grandi eventi, presidenza del comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio di Veneto Lavoro e valorizzazione del turismo esperienziale sono stati i temi al centro dei lavori di questa settimana della commissione Cultura e Turismo del Consiglio veneto. La commissione guidata da Francesca Scatto (Lega-Lv) ha approvato all’unanimità il progetto di legge, prima firmataria la stessa presidente Scatto e sottoscritto dall’intergruppo Lega-Liga veneta, che amplia il raggio di azione della legge che dal 2020 ha istituzionalizzato su scala regionale la memoria della Shoah e la celebrazione della ricorrenza della Giornata della memoria. Le modifiche proposte alla legge 5/2020 rafforzano la conoscenza della realtà ebraica, della sua cultura e della sua tradizione, in considerazione del valore dell’ebraismo nella storia veneta e italiana e del suo messaggio culturale, primo antidoto al pregiudizio e all’intolleranza. Con il nuovo progetto di legge si allargherà lo spettro dei soggetti culturali coinvolti nella promozione e realizzazione di progetti qualificati rivolti a promuovere ‘la consapevolezza della Shoah’ e la conoscenza dei luoghi, della storia e della cultura dell’ebraismo. Così si dilata lungo l’intero anno la pregnanza didattica della legge, volta a contrastare razzismo, discriminazioni e antisemitismo e a promuovere coscienza storica e responsabilità sociale. Inoltre le modifiche proposte rafforzano il ruolo di verifica della commissione regionale sull’operatività della legge e il relativo impiego dei fondi regionali stanziati (100 mila euro l’anno). “Obiettivo dell’intervento di novellazione – ha spiegato la presidente Scatto – è sostenere nelle istituzioni e nelle scuole una memoria diffusa e consapevole, che non si limiti ai riti di un giorno, ma si traduca in progetti e iniziative di approfondimento storico e di coscienza civile”. Il progetto di legge passa ora all’esame della commissione Affari istituzionali prima di poter essere licenziato per l’aula.
La commissione ha inoltre approvato il disegno di legge di adeguamento ordinamentale 2022 in materia di grandi eventi e di politiche del lavoro. Il testo semplifica le procedure per inserire le istanze dei soggetti organizzatori di grandi eventi nel programma regionale annuale che la Giunta sostiene con relativo piano finanziario, in modo da consentire l’approvazione del programma prima che l’evento si realizzi. Il disegno di legge interviene inoltre in materia di politiche del lavoro affidando al direttore di Veneto Lavoro la guida del comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro. Norma, questa, criticata dal Pd in quanto foriera di ‘conflitti di interesse’ e del rischio di condizionare l’indipendenza di un organo tecnico indipendente, che – a detta dei consiglieri di opposizione – dovrebbe essere coerente nella sua composizione con le funzioni ‘neutre’ di supporto e consulenza previste dalla legge.
E’ stato infine sospeso l’esame della proposta di legge sul turismo esperienziale, primo firmatario Tommaso Razzolini di Fratelli d’Italia, rinviata ad ulteriori approfondimenti. Il testo presentato intendeva valorizzare e disciplinare l’offerta di accoglienza e programmi turistici rivolti a coinvolgere i visitatori in maniera diretta nella conoscenza e partecipazione ad attività artistiche, mestieri, riti e feste popolari, con l’obiettivo di promuovere forme di turismo alternativo e sostenibile, che valorizzano l’agricoltura, l’artigianato, l’identità e le tradizioni delle comunità venete. Sul testo presentato la commissione ha espresso, in modo trasversale, rilievi di possibile incostituzionalità e di sovrapposizione con altre norme già esistenti, in particolare in materia di turismo rurale e di fattorie didattiche, ravvisando anche la possibile configurazione di forme surrettizie e indebite di lavoro subordinato. Il tema del turismo esperienziale resta comunque all’attenzione della commissione, in vista di ulteriori approfondimenti normativi e di un migliore raccordo con le normative esistenti, nella prospettiva di trovare le modalità più idonee per fare del Veneto una regione apripista nell’offerta di questa particolare tipologia turistica.
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