“Defibrillatori, esportare il modello Piacenza”: Pregliasco firma l’intesa
28 Febbraio 2022 17:51
“Il defibrillatore come una macchina di caffè” la metafora utilizzata da Fabrizio Pregliasco per definire la semplicità di utilizzo del defibrillatore, apparecchio salva vita che “chiunque può utilizzare proprio grazie alla sua semplicità”.
Il noto virologo è arrivato a Piacenza, per sottoscrivere un “protocollo d’intesa molto significativo” così l’ha definito il primo cittadino Patrizia Barbieri.
“Replicare il valido esempio porto avanti da Progetto vita a Piacenza nel resto del Paese”: è questo l’obiettivo alla base della sottoscrizione del protocollo di intesa del progetto nazionale FacileDAE volto alla diffusione su tutto il territorio nazionale della cultura e dell’utilizzo del defibrillatore durante il primo intervento di soccorso. In poche parole, defibrillazione precoce, con la quale qualsiasi cittadino potrebbe salvare una vita Intervenendo prontamente sulla persona priva di sensi. “Sono state salvate tante vite e tante altre se ne salveranno investendo in preparazione e copertura del territorio sempre più ampia” ha evidenziato Barbieri.
In Comune insieme al sindaco e al presidente di Anpas anche Daniela Aschieri primario di cardiologia e ideatrice, insieme ad Alessandro Capucci, di Progetto Vita. “Ricordo che Anpas è stata la prima associazione in Europa a utilizzare i defibrillatori in ambulanza – le sue parole – oggi siamo qui a cogliere i primi risultati di un lavoro iniziato anni fa”.
Presenti alla sottoscrizione del protocollo anche Leonardo Braschi, presidente nazionale Ircomunità APS che ha sottolineato “l’importanza di istruire più persone possibili attraverso corsi e investire nella cultura della defibrillazione” e Marcello Segre, Presidente Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco Onlus.
Per quanto riguarda il conflitto in Ucraina, Pregliasco ha affermato che Anpas “sia a livello e locale che nazionale è in prima linea attraverso una rete di accoglienza per la relazione di un ponte umanitario in aiuto di famiglie e bambini in fuga dalla guerra”. “Questo significa – per Pregliasco – che oltre gli strumenti l’importante è mettere al centro i volontari e le persone”.
Dopo di lui ha preso la parola, Leonardo Braschi presidente nazionale Ircomunità APS che è ritornato sul tema del giorno: “usare un defibrillatore negli novanta era complicato e difficile ; oggi è molto più semplice e questo dobbiamo farlo capire alle persone”. “Nessuno deve avere paura di applicare il defibrillatore – sottolinea – ci impegneremo anche nella semplificazione delle procedure e dei corsi “.
Il sindaco Barbieri, del suo stesso avviso, si auspica che “in tutto il territorio nazionale si possa seguire il meraviglioso esempio di Piacenza”. “Noi abbiamo seguito l’esempio di Daniela Aschieri” ha affermato Marcello Segre, Presidente Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco Onlus: nome di un bambino morto proprio a causa di un arresto cardiaco pochi giorni dopo il suo undicesimo compleanno. “È una storia di collaborazione e di sinergia per sensibilizzare le persone” riporta Segre. “Sarà importante anche il ruolo dei media per far capire, e lo ripeto allo sfinimento, che il dae non deve fare paura “. Oggi si concretizza la “Squadra del cuore “ chiosa Segre.
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