I Liberali prendono le distanze dal centrodestra. “Non siamo soddisfatti”

22 Marzo 2022 12:03

“Il punto di vista del centrodestra non appare all’assemblea soddisfacente” con questa frase si conclude il comunicato inoltrato dall’associazione dei Liberali piacentini in riferimento all’assemblea tenutasi ieri sera nella sede di piazza Cittadella.

All’ordine del giorno di ieri sera c’era l’esame delle risposte fornite dal centrodestra, tramite il deputato di Fratelli d’Italia Tommaso Foti, alle richieste poste sul piatto dai Liberali già da tempo. Quattro nello specifico: tre più tecniche riguardanti la gestione della Fondazione Teatri, della Galleria d’arte moderna Ricci Oddi, del museo di scienze naturali e la quarta legata alle modalità per la composizione della futura giunta.
Risposte che sono state giudicate insoddisfacenti dai vertici dei Liberali, tese a non dare certezze soprattutto sui tempi.

L’unica apertura dell’associazione intitolata a Luigi Einaudi riguarda il caso della Fondazione Teatri per la quale il centrodestra, sempre tramite Foti ha affermato la volontà di far proseguire l’attività della stessa fino a giugno 2023: ” Quanto allo scioglimento della Fondazione, esso può essere attuato a far data da detta scadenza, e – al riguardo – andranno verificate anticipatamente le modalità attraverso cui concretizzare l’obiettivo. Ciò al fine di evitare un “vuoto” nell’attività che finirebbe per compromettere l’assegnazione dei contributi statali. Al riguardo, pur con una gestione del Teatro posta del tutto in capo al Comune, si dovrà valutare se non avvalersi di un direttore artistico, come ad esempio accade oggi al Comune di Fiorenzuola con Mino Manni“.

I Liberali infatti rendono noto di riconoscere “la manifestata buona volontà, ritenendo peraltro che il superamento della Fondazione sia sottoposto – nel documento Foti – a molteplici condizioni, che ne renderanno difficoltoso il perseguimento”. Per i Liberali però “appare poi non convincente il fatto di porre la gestione del tutto in capo direttamente al Comune, preferendosi, a tale forma di conduzione, una struttura rappresentativa di tutte le categorie che contribuiscono al mantenimento del Teatro ed alla sua valorizzazione. L’utilizzazione di personale comunale è un presupposto indispensabile, fatta eccezione per un appoggio consulenziale a livello privatistico. La progettata riforma andrà naturalmente sottoposta al consiglio comunale”.

Dopo la totale bocciatura degli altri punti all’ordine del giorno se non è definitivo il divorzio tra Liberali e quella che sarà la coalizione a sostegno di Patrizia Barbieri, poco ci manca. Inoltre, sono in molti a pensare che già da tempo il piano sia quello di una corsa autonoma. Di questo – ancora ipotetico – terzo polo farebbero parte, oltre ai Liberali, la Buona Destra di Michele Giardino, l’ex assessore Filiberto Putzu, il consigliere comunale Mauro Saccardi, l’amministratore unico di Piacenza Expo Giuseppe Cavalli, l’ex direttore delle Poste Enrico Carini (ideatore di Officina delle idee). Ai margini, invece, l’ex assessore leghista Massimo Polledri: risulta che in questi giorni abbia chiesto alcune garanzie (di essere candidato sindaco?) forse respinte al mittente. Per la figura di candidato continua a circolare la voce dell’attuale capogruppo in Comune Antonio Levoni.

COMUNICATO LIBERALI

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