CRV – Le Mozioni esaminate oggi dal Consiglio regionale del Veneto

29 Marzo 2022 17:53

Scontro in Consiglio regionale sull’impatto sulla salute pubblica degli inceneritori di Padova e di Fusina: il Consiglio ha respinto la mozione (n. 245) presentata da Elena Ostanel (VcV), da Erika Baldin (M5S) e da altri consiglieri di opposizione che invitava la Giunta regionale ad estendere l’indagine di biomonitoraggio anche all’area interessata dalle emissioni dell’inceneritore di Padova, impianto per il quale è stata autorizzata la quarta linea di trattamento rifiuti. Il documento chiedeva di porre attenzione anche ai Comuni, come quelli della Riviera del Brenta, che possono subire un effetto cumulativo determinato dalla presenza dei due inceneritori di Padova e di Fusina, affiancando al biomonitoraggio anche una verifica dei livelli attuali di accumulo sui terreni coinvolti di inquinanti quali diossine, metalli pesanti e PFAS. In difesa degli inceneritori come impianti ‘puliti’ di produzione di energia ha preso posizione Giuseppe Pan, capogruppo Liga veneta; mentre dai banchi dell’opposizione sono intervenuti con toni critici i consiglieri padovani Arturo Lorenzoni (misto) e Vanessa Camani (Pd), preoccupati per gli effetti del potenziamento dell’impianto di Padova e per l’assenza di una aggiornata pianificazione regionale di governo del ciclo dei rifiuti. In difesa dell’operato della Giunta hanno preso la parola gli assessori alla sanità Manuela Lanzarin e all’ambiente Gianpaolo Bottacin.

È stata invece approvata all’unanimità la mozione n. 251 presentata da Marzio Favero e da altri consiglieri dell’intergruppo leghista in materia di edilizia scolastica frenata dal rincaro dei prezzi delle materie prime. L’atto di indirizzo chiede che la Giunta veneta si attivi nei confronti dei ministeri competenti per monitorare l’iter dei progetti di edilizia scolastica ammessi al finanziamento e i relativi cantieri avviati, valutare l’impatto che sta avendo l’aumento dei costi delle materie prime su tali interventi e sollecitare una proroga ragionata dei bandi, dei termini di consegna lavori e rendicontazione. “Chiediamo che il Veneto si faccia parte attiva con il governo – ha riassunto Favero – per valutare la possibilità di integrare i finanziamenti originari di fronte all’aumento dei costi delle materie prime in modo da consentire la piena attuazione dei progetti già approvati anche avvalendosi delle risorse previste dal PNRR”.

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