CRV – Primo esame su Ordinamentale 2022 e criteri di non idoneità di impianti fotovoltaici a terra
24 Marzo 2022 14:35
La Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega/LV), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd) ha fatto un primo esame del Progetto di legge della Giunta regionale n. 113 “Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2022 in materia di interventi per gli edifici di culto, mobilità e sicurezza stradale, governo del territorio, difesa del suolo e ambiente”. Il CAL, Consiglio delle Autonomie Locali, si è già espresso all’unanimità in modo favorevole sugli articoli di propria competenza.
La proposta normativa, che non impatta sul bilancio regionale, ha l’obiettivo di mettere a disposizione dei settori produttivi e dei cittadini veneti strumenti normativi efficienti e adeguati. Quindi, anche per il 2022, in continuità con quanto avvenuto negli ultimi anni, vengono inserite norme finalizzate alla semplificazione, manutenzione o all’adeguamento dell’ordinamento regionale vigente, raggruppate per settori omogenei di materie. Nello specifico, il Pdl 113 contiene norme afferenti le materie di competenza della Seconda commissione.
È proseguito l’esame del Progetto di legge n. 97, di cui è primo firmatario il consigliere regionale Roberto Bet (Lega/LV), “Norme per la disciplina per la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra”, compresa la proposta emendativa dello stesso Bet.
Dopo che nella precedente seduta sono state esaminate le definizioni, oggi la commissione ha affrontato il punto più importante della proposta normativa, ovvero l’articolo 3, che individua i criteri di non idoneità per l’installazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra. Questo, per garantire la tutela di tre macro aree: il patrimonio storico-architettonico e il paesaggio; l’ambiente; l’agricoltura.
Il Pdl individua aree idonee e non idonee all’installazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra. In zona agricola, gli impianti devono avere delle limitazioni di potenza e garantire la prevalenza dell’attività agricola su quella industriale di produzione di energia elettrica; per questo, si prevede in tali aree la diffusione degli impianti agrivoltaici. Vengono stabiliti indici di idoneità per individuare le aree più consone all’installazione degli impianti, dando prevalenza a quelle già compromesse, destinate a cave e discariche.
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