Il furgone fucsia della solidarietà torna in Ucraina: anche un gatto da salvare
05 Aprile 2022 03:19
“Abbiamo percepito i drammi della guerra e la sofferenza che sta provocando guardando gli occhi dei volontari e dei militari che abbiamo incontrato sul nostro percorso” sono le parole di Giuseppe Marazzi, presidente della sezione di Piacenza di Aeop appena rientrato da un viaggio umanitario in Ucraina. Marazzi ha prima sostenuto l’iniziativa di Maurizio Bertolotti e Aga Agnieszka Gradzik, promuovendo una raccolta fondi volta a reperire beni alimentari e farmaceutici e inseguito li ha accompagnati in un lungo viaggio fino al confine tra Polonia e Ucraina.
Maurizio, Giuseppe e Aga sono partiti da Castel San Giovanni e dopo due giorni di viaggio sono arrivati in un centro di accoglienza e deposito merci allestito sul confine tra Polonia e Ucraina. Lì hanno incontrato Mihail e Oleksii: due volontari ucraini in contatto con loro già dal precedente viaggio che li hanno aiutati a scaricare i prodotti. Una volta consegnata la merce, il furgone fucsia è ritornato in Polonia e i tre amici hanno effettuato un’ulteriore spesa di beni alimentari a lunga scadenza e di farmaci che hanno consegnato agli sfollati ucraini. “La seconda spesa è stata possibile grazie alle donazioni effettuate da associazioni e privati cittadini e al prezioso contributo di Piero Sasso” ha spiegato Bertolotti.
Non ha fatto in tempo a tornare che il furgone fucsia è già pronto a ripartire con un obiettivo particolare: “Per il terzo viaggio caricheremo il furgone di mangimi per animali grazie all’offerta di un’impresa del territorio – le parole di Bertolotti -. Inoltre al ritorno porteremo con noi donne e bambini ucraini in fuga dalla guerra che verranno ospitate in ostello di Pieve Porto Morone”. Ma non è tutto, infatti al ritorno recupereranno anche un gatto rosso esaudendo la richiesta di una ragazza ucraina scappata dalla guerra settimane fa senza riuscire a portare con sé l’amico a quattro zampe”.
Anche durante la terza tappa i volontari consegneranno prima i sacchi di mangime e poi rientreranno in Polonia per fare una spesa alimentare. A breve partirà una raccolta fondi.
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