“Ma l’amore resiste” diventerà un film. “La memoria è salvifica”
15 Aprile 2022 09:54
Il libro di Martina Picca, “Ma l’amore resiste”, edito da Officine Gutenberg e distribuito da Libertà, ha fatto il giro d’Italia, arrivando anche là dove il Covid non aveva rubato aria e vita come qui, come a Piacenza, quasi duemila morti. Al tg, il regista Roberto Petrocchi, a Roma, ha sentito questa storia di memorie di vita: e ha capito che l’amore non solo resiste, ma può essere tramandato, riraccontato.
Arriverà a Piacenza, “presto”, promette, vuole fare un film su cosa sia stato il Covid qui, lo farà a partire proprio dal libro di Martina, che in questi giorni è volata nella capitale per iniziare ad abbozzare il progetto fianco a fianco del regista. Petrocchi spiega che sarà un film di fiction, con qualche libero adattamento e licenza narrativa ovviamente, in termini di soluzioni drammaturgiche funzionali alla narrazione per immagini, “ma nell’assoluto rispetto dei fatti di cronaca, della riflessione sulla finitezza della vita umana e le sue contraddizioni, sul potere medicale dell’amore”.
Il regista ha le idee chiare: “Vorrei mettermi in ascolto, come ha fatto Martina, per rendere salvifica la rimembranza”.
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