Piano contro i virus trasmessi dalle zanzare: “Importante la collaborazione dei cittadini”
21 Aprile 2022 03:19
E’ pronto il Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi (virus trasmessi da insetti come zanzare e zecche) approvato dalla giunta e messo a punto dal Gruppo tecnico regionale, insieme ai referenti delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie, dei Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende Usl, con la collaborazione dei Comuni capoluogo.
Dalla Regione, confermato il contributo di un milione di euro a supporto delle attività di disinfestazione nelle aree pubbliche di competenza delle amministrazioni comunali.
I cardini della strategia di prevenzione rimangono gli stessi: “la sorveglianza entomologica, a cui associare un’attività di contrasto alle zanzare, a partire da quelle tigre, per ridurne la densità di popolazione sul territorio; l’individuazione il più possibile precoce dei casi sospetti di malattia, in modo da attuare tempestivamente le misure di controllo per impedire la catena di trasmissione del virus dalle zanzare infette alle persone; l’ulteriore rafforzamento delle misure per prevenire la trasmissione delle infezioni in caso di donazioni di sangue, organi e tessuti” rende noto la Regione.
Secondo il Gruppo tecnico regionale “si abbassa, presumibilmente, il rischio di importazione da aree endemiche o epidemiche di casi di Dengue, Chikungunya, Zika e West Nile, per la contrazione dei viaggi internazionali dovuta al Covid e al contesto geopolitico attuale”, ma rimane alto – da parte della Regione Emilia-Romagna – il livello di attenzione verso queste malattie virali, potenzialmente gravi, e verso le principali responsabili della loro trasmissione: le zanzare”.
il Piano regionale evidenzia con particolare attenzione la gestione degli asili nido, scuole dell’infanzia e primarie, dove le azioni preventive di contrasto alle zanzare devono essere attuate da aprile a ottobre. Inoltre, nello schema di ordinanza che la Regione propone ai Comuni vengono inserite specifiche indicazioni sugli irroratori automatici da giardino di prodotti contro le zanzare (adulticidi e insetto repellenti), sempre più diffusi: è prevista, da parte dei cittadini, la comunicazione al Comune e all’Azienda Usl dell’ubicazione e delle caratteristiche tecniche dell’impianto e l’utilizzo esclusivo di prodotti regolarmente autorizzati per aree all’aperto e di uso non professionale.
“Rimane alta la guardia nei confronti di virus di cui sono vettori le zanzare, così come l’impegno per contrastare la diffusione di questi insetti, non solo fastidiosi, ma anche potenzialmente pericolosi – afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Con il Piano arbovirosi appena approvato confermiamo la strategia utilizzata finora che – grazie all’intenso lavoro svolto con il supporto delle Aziende Usl e dei Comuni sia per le misure di sorveglianza e lotta alle zanzare, sia per la tempestiva rilevazione della circolazione virale – ha permesso di ottenere ottimi risultati: in questi ultimi anni in Emilia-Romagna i casi di persone che hanno contratto malattie trasmesse da zanzare dopo un soggiorno in aree endemiche non hanno causato alcun focolaio epidemico. Fondamentale sarà, come sempre, la collaborazione dei cittadini”.
Ai Comuni è richiesta l’attivazione delle ordinarie misure di contrasto alla proliferazione delle zanzare nelle aree urbane (trattamenti larvicidi sul suolo pubblico e attività di coinvolgimento dei cittadini per una corretta gestione delle aree private), oltre alla tempestiva attuazione di interventi straordinari di disinfestazione in caso di accertata circolazione virale.
Altrettanto importante la collaborazione dei cittadini, chiamati ad adottare anche nelle proprie case comportamenti corretti, a partire dai trattamenti larvicidi, sia per evitare il diffondersi degli insetti sia per proteggersi. A disposizione c’è anche una App, “ZanzaRER”, che fornisce consigli e informazioni utili per la lotta alle zanzare e dà la possibilità di registrare gli interventi con larvicidi effettuati con un aggiornamento automatico del calendario delle ripetizioni.
In Emilia-Romagna nel 2020 i casi confermati di Dengue sono stati tre, tutti di importazione, mentre non sono stati registrati casi di Chikungunya o Zika. Le forme neuroinvasive di malattia West Nile sono state diciassette.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE