Studenti del Colombini in Romania: incontro con coetanei da tutta Europa

08 Maggio 2022 05:09

Essere turisti sì, ma con uno sguardo all’ambiente. Matteo Locca e Gabriele Papa, studenti del Liceo Colombini, sono da poco tornati da Galați, Romania, dove si sono confrontati sul tema della mobilità sostenibile con coetanei provenienti da tutta Europa per il progetto Erasmus Sm@rtStuff: visite guidate a piedi tra città e natura, attività didattiche a tema ambiente e gustoso cibo prodotto senza sprechi.

“L’esperienza è stata fantastica: interagire con culture così diverse in una nazione così lontana della nostra è stato unico”- racconta Papa – “abbiamo trascorso sette giorni intensissimi, all’insegna della socializzazione e del turismo sostenibile”. E Locca ha condiviso l’entusiasmo del compagno: “Consiglio a tutti quelli che hanno la possibilità, d’intraprendere un percorso come questo volto all’arricchimento del proprio bagaglio culturale e all’apertura verso l’altro”. In precedenza i giovani e i loro docenti si erano ritrovati anche a Larissa (Grecia), Ostenda (Belgio), Los Barrios (Spagna) e ovviamente in Italia, dove gli studenti europei hanno potuto visitare Piacenza e dintorni senza mai trascurare l’impatto sull’ambiente.

“Non è stata una cosa facile”- racconta la docente Cinzia Cotti, che ha curato il progetto per il Liceo Colombini e accompagnato i ragazzi in Romania con il collega Federico Tosca: “I ragazzi hanno dovuto realizzare cinque agenzie di viaggio, una per ogni paese partecipante, per ospitare i loro partner. Vivendo nell’incertezza, si sono dovuti adattare a programmare, rivedere e programmare di nuovo, più e più volte, l’intero percorso, dando prova concreta di quella flessibilità tanto richiesta oggi nel mondo del lavoro”. E l’incertezza, in effetti, ha caratterizzato anche l’organizzazione degli spostamenti. Gli scambi, partiti nel 2019, sono stati sospesi a causa della pandemia, tanto che alcuni studenti si sono diplomati prima di poter visitare quei luoghi che i loro compagni europei chiamano casa. Senza contare poi che l’ultima mobilità in Romania è stata messa a rischio dallo scoppio del conflitto ucraino.

“Inizialmente ero abbastanza titubante all’idea di trascorrere una settimana in un paese così tanto distante dalla nostra quotidianità, complici anche la questione Ucraina e la situazione pandemica. Ora, con il senno di poi, mi sento di affermare che questa esperienza è stata altamente formativa sotto tutti i punti di vista” ha commentato Locca. E Papa ha aggiunto: “Mi ha sorpreso la percezione della guerra, che in Romania sembrava un evento lontano geograficamente e dal dibattito, nonostante fossimo a dieci chilometri dal confine ucraino”. Tutto questo grazie all’accoglienza calorosa degli ospiti romeni, come ha ricordato la professoressa Cotti: “basti pensare che per poterci ricevere, non essendoci altre date disponibili, studenti, insegnanti e dirigente scolastica hanno aperto la scuola in giorni di vacanza”.

Squadra che vince, dunque, non si cambia: i docenti hanno riscontrato un affiatamento tale tra gli studenti che il Colombini ha già proposto ai licei partner di collaborare per un altro progetto di mobilità, ancora in fase di validazione: questa volta il tema sarà la musica, filo rosso che unisce i popoli del mondo abbattendo ulteriormente barriere linguistiche e culturali.

 

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