“Governo mette mano a salari e carriera”: scatta lo sciopero della scuola
21 Maggio 2022 12:17
Precariato, formazione e risorse. La scuola si ferma lunedì 30 maggio. I sindacati FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Unams hanno infatti proclamato lo sciopero chiamando la categoria alla mobilitazione “contro l’invasione di campo operata dal Governo in materie come salario e carriera, che sono di esclusiva competenza della contrattazione”. Secondo i sindacati l’Esecutivo, facendosi scudo di una presunta e indimostrata indicazione dell’Unione Europea, è intervenuto in materia di salario e di carriera varando un Decreto Legge che introduce percorsi di formazione incentivata con valutazione finale. “Si tratta di un’ipotesi elaborata fuori da ogni sede di confronto – scrivono- divisiva della categoria e come tale del tutto inaccettabile. È infatti la Contrattazione Collettiva Nazionale a dover regolare salario e carriera del personale docente, educativo e ATA: il Governo, su queste materie, ha la possibilità di intervenire attraverso i propri atti di indirizzo, ma lasciando alla contrattazione tra Sindacati e ARAN la determinazione dei contenuti del contratto. È in questo modo che si garantisce il protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori, attraverso le proprie rappresentanze, nella regolazione del proprio rapporto di lavoro: la scelta di intervenire per decreto, in aperta violazione delle disposizioni di legge, rappresenta un’autentica invasione di campo e, come già avvenuto in altre occasioni, compromette tale possibilità, generando inevitabilmente tensioni e conflitti che si riflettono negativamente sull’andamento delle attività didattiche e in generale del servizio scolastico. Peraltro il Decreto prevede che, a copertura delle misure di incentivazione della formazione, le risorse derivino dal taglio agli organici del personale (circa 10mila cattedre), da una parte del bonus formazione docenti e dalle risorse finora dedicate all’autonomia scolastica. Per questo, FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams avviano un percorso di mobilitazione del personale con i seguenti obiettivi”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà