Cementirossi potrà bruciare di più. Provincia: “Nessun rischio”
15 Novembre 2013 11:33
Via libera dalla Giunta provinciale all’incremento della quantità di combustibili alternativi oggetto di recupero (pneumatici fuori uso triturati, plastica, gomma e ritagli di gomma) per apporto di energia nel cementificio della ditta Industria Cementi Giovanni Rossi. Il parere positivo alla Valutazione di impatto ambientale per l’incremento da 33mila a 60mila tonnellate all’anno della quantità di combustibili alternativi – utilizzati in sostituzione di analoghi quantitativi di combustibili fossili – nell’ambito dei propri processi produttivi è arrivata al termine di un lungo e complesso iter istruttorio iniziato il 16 luglio 2012 con la presentazione dell’istanza di Via. Secondo la Provincia: “La valutazione di impatto ambientale ha consentito di accertare, sulla base dell’analisi dei dati rilevati presso lo stabilimento Cementi Rossi di Piacenza e dell’analisi delle prestazioni di altri impianti europei, che l’aumento dei combustibili alternativi non comporterà variazioni significative della qualità dell’aria. Inoltre si avrà una riduzione delle emissioni di CO2. I combustibili tradizionali utilizzati dal cementificio (coke di petrolio e bitume), infatti, sono combustibili ad elevato contenuto di sostanze inquinanti e non a caso l’Unione europea menziona nella normativa comunitaria l’uso del combustibile alternativo da rifiuti fra le Best Available Techniques, cioè tra le tecniche e le tecnologie che servono a ridurre l’impatto ambientale di alcune attività industriali quali ad esempio la produzione di cemento. L’utilizzo dei combustibili alternativi oltre a sostituire i combustibili da fonti non rinnovabili porta ad un bilancio della CO2 positivo”.
Non si è fatto attendere il commento di Legambiente: “Restano tutte le perplessità già espresse in passato, sia sulla qualità dell’aria, sia sull’utilizzo degli pneumatici che, secondo noi, non andrebbero bruciati, ma riutilizzati – ha commentato la presidente Laura Chiappa – ; valuteremo le prescrizioni della Provincia in merito all’abbassamento dei limiti emissivi e sulle compensazioni ambientali, controllando che vengano effettivamente utilizzate per migliorare la qualità dell’aria, che a Piacenza è pessima”.
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