“Carenze insostenibili”: stato di agitazione dei lavoratori della cultura

03 Luglio 2022 16:10

Anche i lavoratori della Ministero della Cultura di Piacenza aderiscono allo stato di agitazione promosso su tutto il territorio nazionale da FP CGIL CISL FP e UILPA.
I dipendenti dell’Archivio di Stato, della Soprintendenza insieme a tutti quelli che lavorano nei castelli e nei siti di interesse storico-artistico della provincia sono sempre più in difficoltà a causa di carenze di organico superiori al 40% dovute alla mancata programmazione di concorsi da parte del Ministero, nonostante i massicci pensionamenti degli ultimi anni.

“Con le attuali unità di personale in servizio le condizioni di lavoro sono diventate insostenibili come pure sta diventando ogni giorno sempre più difficile sia garantire la sicurezza dei luoghi e delle opere sia assicurarne la piena fruizione all’utenza – spiegano i sindacati – si corre il serio rischio che l’importante patrimonio culturale cittadino e provinciale non riesca più ad essere pienamente goduto dalla cittadinanza, dagli studiosi ma anche dai turisti, a causa dell’insufficiente numero di addetti.
Questa significativa carenza di personale si ripercuote inevitabilmente sui carichi di lavoro che, a fronte anche dell’attuazione del PNRR, diventano sempre più ingenti e gravosi. Se da un lato si rileva l’importanza strategica delle progettualità legate al PNRR, dall’altro è evidente che tale tema non è stato trattato con la dovuta attenzione e di conseguenza non supportato da adeguati interventi occupazionali”.
I lavoratori insieme alle organizzazioni sindacali chiedono al governo di affrontare seriamente la questione prima “che sia troppo tardi attraverso un piano di assunzioni che rimedi alla attuale drammatica situazione del personale”.

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