Ondate di calore, in arrivo da domani picchi di 38 °C. “Colpa della Niña”
14 Luglio 2022 15:52
Trentasette gradi centigradi, domani a Piacenza, secondo ilMeteo.it; 38 °C, alle 17 di domani e di sabato, secondo le previsioni dell’Aeronautica Militare. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il servizio meteorologico di Arpae, che con una allerta meteo della Protezione civile conferma che “per la giornata di venerdì 15 luglio sono previste temperature massime elevate sulle pianure del settore occidentale della regione con valori uguali o superiori ai 38°C”.
Trentotto gradi anche mercoledì prossimo, e 39 °C tra sette giorni, giovedì 21, stando a quanto riporta il sito 3B Meteo.
Scostamenti di poco tra un modello e l’altro, ma con una unica certezza: il grande caldo è prossimo. Non che fino a ieri non si facesse sentire, ma da domani, per i prossimi 15 giorni, la colonnina del mercurio stazionerà ai piani alti del termometro, bel oltre le medie climatiche del periodo che raccontano di minime di 18 gradi e massime di 32 °C.
Le previsioni dicono che nel Piacentino e su tutta la regione la giornata di oggi sarà stabile e soleggiata, con qualche possibile addensamento nuvoloso durante il pomeriggio a ridosso della dorsale Appenninica. Assenti le tanto desiderate precipitazioni, e le temperature minime saranno in lieve diminuzione.
Il week-end sarà lievemente più fresco, se così s può dire, con picchi massimi di 32-33 gradi.
La causa di tutto questo è la presenza di un anticiclone al largo del Portogallo, dove un tempo stazionava l’anticiclone delle Azzorre, che attira verso l’Europa masse d’aria calda provenienti dal nord Africa. Una situazione che si protrarrà fino a fine mese, con giornate torride – e cioè molto calde e bassa umidità – con qualche possibile punta afosa. Nessuna precipitazione è prevista, anche se la forza e la potenza immagazzinata in cielo dalle alte temperature potrebbe dare origine a fenomeni temporaleschi, tipici del periodo estivo.
“Guardando il quadro emisferico – spiega Vittorio Marzio di Meteovalnure.it – tra le cause di queste ultime estati calde c’è anche la presenza della Niña, che provoca un raffreddamento delle acque dell’oceano Pacifico che si ripercuote, da noi, oltre a scarse precipitazioni e temperature più alte, con una estremizzazione di quei fenomeni naturali come i picchi, che diventano così vere e proprie ondate di calore”.
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