Corso di prevenzione alle truffe agli anziani: “Saper riconoscere banconote false”
28 Luglio 2022 12:32
Secondo appuntamento del ciclo di incontri dedicato alla prevenzione contro le truffe agli anziani, organizzato dalla Prefettura di Piacenza, al quale hanno partecipato i Comuni di Piacenza, Castel San Giovanni e Fiorenzuola, oltre a Banca d’Italia, diocesi di Piacenza-Bobbio, Questura, e i comandi provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza.
Una trentina i cittadini della terza età che nel “Salone delle Armi” di palazzo Scotti da Vigoleno hanno ascoltato i consigli su come evitare i raggiri, dalle banconote false alle truffe online fino ai tentativi di carpire i propri dati con la fiducia.
“La vulnerabilità aumenta con l’età, soprattutto per chi è in pensione e non ha più attorno a sé quella rete di colleghi e conoscenze con cui confrontarsi per avere consigli” spiega Daniela Lupo, prefetto di Piacenza.
BANCONOTE FALSE – La giornata è stata aperta dall’intervento della Banca d’Italia, “impegnata a fornire alla collettività le informazioni utili per saper gestire in sicurezza la propria vita economica – aggiunge Carmela Lanza, direttore della sede di Piacenza – e per evitare di prendere decisioni sbagliate”. A cominciare dagli accorgimenti per non cadere nella trappola delle banconote false: al tatto (le banconote sono realizzate utilizzando fibre di puro cotone e hanno alcune scritte in rilievo); con uno sguardo in controluce per verificare la presenza del filo nero di sicurezza e della filigrana; muovendole, per vedere l’iridescenza degli ologrammi.
Un mercato, se così si può definire, quello della contraffazione del denaro, in calo: 160mila banconote false identificate dalla Banca d’Italia nel 2017, 50mila nello scorso anno. Ma pur sempre presente e al quale occorre prestare attenzione soprattutto nelle occasioni di scambio veloce dei soldi, come al bar o al mercato.
TRUFFE ONLINE – E poi i trucchi per non abboccare alle truffe online, nelle quali la strategia primaria dei truffatori è quella di carpire i dati di accesso con l’inganno. Quindi i consigli sono: non dare mai i propri dati di accesso bancari (le banche o le poste o altri istituti non li chiedono mai ai propri clienti, né per email né per telefono, né in altro modo); non cliccare mai su link contenuti nelle email (perché potrebbero portare a siti fasulli, che riproducono fedelmente ma con intenzioni truffaldine quello della propria banca).
Importante anche non fidarsi mai di telefonate di sconosciuti, nonostante la loro capacità di guadagnarsi la fiducia con i bei modi e con informazioni apparentemente vere, e che spesso chiedono di agire in breve tempo.
PROSSIMI APPUNTAMENTI – I prossimi incontri si terranno domenica 31 luglio a Fiorenzuola, a cura della Guardia di Finanza, al termine della messa delle 9 nella chiesa del beato Scalabrini, e delle 10 in Collegiata.
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