Eventi atmosferici estremi, la tutela degli immobili
09 Agosto 2022 07:00
Il clima sta cambiando e, sempre più spesso, affronteremo manifestazioni atmosferiche estreme, difficilmente prevedibili anche dagli strumenti metereologici più avanzati, lasciandoci così in balia degli eventi.
Le recenti catastrofi ambientali anomale potrebbero anche arrecare danni al bene più prezioso per gli italiani: la casa. Secondo il report del 31 marzo 2019 stilato da Ania (l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), l’80% dei nuclei famigliari infatti possiede un’abitazione e, sebbene il 75% delle stesse sia esposto ad un rischio significativo di calamità naturali, poco più del 3% viene protetto da una polizza contro tali eventi.
Abbiamo chiesto un approfondimento a Giacomo Torri, agente di Vittoria Assicurazioni a Fiorenzuola d’Arda, relativamente a questo fenomeno. “Nonostante dal 2018 sia in vigore una norma che prevede l’esenzione dell’imposta fiscale sui premi per le assicurazioni contro gli eventi calamitosi e venga applicata la detrazione al 19% di tali premi ai fini IRPEF, la percentuale delle assicurazioni a protezione dei beni immobili risulta essere estremamente bassa. Bisognerebbe considerare la polizza come una forma di tutela per uno degli investimenti più significativi effettuati dalla maggior parte delle famiglie italiane, ovvero la casa e il proprio lavoro”, commenta Torri.
Qual è la sua opinione sul motivo di una percentuale così esigua di polizze stipulate?
“Il nostro Paese si distingue per una gestione dei danni causati da disastri ambientali tradizionalmente basata su un intervento ex-post da parte dello Stato. Tale modalità, attuata ripetutamente nel corso del tempo, ha accresciuto la convinzione che esista un garante disposto a farsi carico della ricostruzione, quando in realtà sono i proprietari degli edifici che sono chiamati a rispondere”.
La tromba d’aria che ha colpito la nostra provincia lo scorso 4 luglio, in particolare la bassa piacentina, ha lasciato dietro di sé ingenti danni, immagino che anche i vostri periti siano stati coinvolti nella conta degli stessi.
“Esatto, purtroppo sì, abbiamo dovuto gestire oltre cento sinistri. Una situazione analoga si è presentata a luglio del 2021 e, ancora, il 30 ottobre 2018 a Santa Maria di Bobbio quando un vento estremamente forte scoperchiò i tetti di diverse abitazioni, arrecando vari danni. Un piccolo investimento per salvaguardare la propria casa non può che essere indispensabile alla luce della frequenza di questi fenomeni.
Potrebbe però anche accadere che un albero del nostro giardino cada su un’altra abitazione o su una macchina, razionalmente è impensabile non essere assicurati di fronte a queste evenienze”.
Ovviamente il rischio è esteso anche ad aziende e attività.
“Certo, specialmente in un momento delicato come quello che stiamo attualmente vivendo. Veniamo da due anni difficili, stiamo uscendo da una pandemia e ci troviamo ad affrontare dei costi di produzione per il rincaro energetico e delle materie prime che sono aumentati considerevolmente. Oggi è dunque di fondamentale rilevanza salvaguardare l’attività produttiva di un’impresa. Vittoria Assicurazioni, per esempio, prevede delle clausole di anticipazione d’indennizzo in modo tale da garantire la massima tutela ai clienti, erogando i risarcimenti in tempi brevi, evitando dove possibile i fermi produttivi. La Compagnia ha studiato anche polizze appositamente ideate non solo per le società, ma anche per piccoli artigiani e commercianti, in modo tale da soddisfare le necessità specifiche delle varie categorie”.
Un consiglio sulla scelta della polizza.
“Il mio consiglio è di ponderare la scelta e di non prendere in analisi solamente il costo della polizza. È infatti necessario esaminarla in base a servizi e clausole che la stessa propone, confrontandosi con il proprio consulente. Non potremo impedire che questi fenomeni atmosferici accadano, possiamo però impedire che danneggino il nostro patrimonio e il nostro lavoro, tutelandoci per tempo”.
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