“Cibo per i poveri e meno costi per il Comune”. La mozione di App sugli orti
23 Agosto 2022 02:30
Piacenza ha un orto di 5.404 metri quadrati. Diviso però in 91 appezzamenti fra via Degani, via Boselli, via Einaudi, il parco di Montecucco e Santa Maria di Campagna. A tanto ammonta la densità degli orti urbani della città, finiti al centro di una mozione dei consiglieri comunali di Alternativa per Piacenza Stefano Cugini e Luigi Rabuffi. Tracciando la dotazione degli orti pubblici del Comune di Piacenza ed evidenziando le diverse dimensioni degli appezzamenti, i consiglieri di App mettono sotto i riflettori gli orti urbani “al fine di alleviare il problema di approvvigionamento di cibo da parte di soggetti in soglia di povertà e, nello stesso tempo, consentire all’amministrazione di ridurre i costi di manutenzione per la gestione del verde”.
Nello specifico, i due consiglieri chiedono alla giunta di “verificare, tramite gli uffici comunali competenti, lo stato di attuazione degli adempimenti previsti nel “Regolamento per l’assegnazione e la gestione degli orti pubblici urbani” in particolare quelli utili a definire le nuove graduatorie, ma anche di assegnare quanto prima gli orti urbani ai cittadini e ai soggetti giuridici aventi diritto (“orti per i cittadini”, “orti per la terza età”, “orti per le scuole”, “orti per le associazioni”) non oltre un anno dall’entrata in vigore del regolamento, quando decadranno anche i diritti transitori degli attuali assegnatari”.
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