Ballavano sull’aia, furono bombardati. A Vesimo il ricordo delle 35 vittime

23 Agosto 2022 01:45

Alla trattoria di Vesimo c’è l’ultima testimone sopravvissuta alla strage, Eleonora Ada Zuffi. Solo per un miracolo nell’orrore delle bombe sganciate all’improvviso da “Pippo” non si fece quasi nulla, aveva 8 anni, era una bambina nel 1944, la quinta estate di guerra, ma dal dolore perse i sensi quella sera del 20 agosto, si risvegliò tra i morti: furono 32 in quell’aia dove i giovani provavano a ballare per una sera spensierati, altri quindici i giovani feriti. Venne praticamente cancellata una generazione.

Sabato le amministrazioni comunali di Zerba e Ottone, con i Carabinieri, hanno ricordato la strage di Vesimo e dedicato un pensiero commosso alle vittime. La messa è stata celebrata dal parroco don Enzo Manici.

“Pippo” faceva parte dell’operazione Night Intruder lanciata dagli Alleati; le lampade all’acetilene sull’aia, nel coprifuoco, furono avvistate da un solitario cacciabombardiere alleato che stava sorvolando la zona. Sul luogo del bombardamento oggi ancora sorgono, a fianco della stele commemorativa, trentadue alberi in ricordo delle altrettante vittime.

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