I piccoli comuni e la Prefettura fanno rete. “Supporto e più servizi”
08 Settembre 2022 05:00
“Un laboratorio di analisi che abbiamo voluto avviare d’intensa con Anci e l’Università Cattolica con l’obiettivo di rafforzare le strutture amministrative e far sentire la vicinanza delle istituzioni cogliendo i bisogni dei comuni e dei cittadini per un futuro all’insegna di progetti e investimenti rivolti alla collettività”. Il Prefetto di Piacenza Daniela Lupo nel pomeriggio di ieri ha accolto i rappresentanti dei piccoli comuni della provincia nel salone delle armi per introdurre il progetto interistituzionale proprio a supporto delle piccole comunità.
Sono 32 gli enti che nel nostro territorio si possono definire piccoli comuni. Centri che rappresentano il 70% della provincia di Piacenza. Un numero che definisce l’importanza di portare a termine idee e iniziative legate allo sviluppo delle amministrazioni pubbliche.
“Offrire supporto agli enti locali per far fronte alle molteplici sfide che l’attuale contesto storico pone” sottolinea il Prefetto. Al suo fianco la coordinatrice Anci per i piccoli Comuni della Regione Emilia-Romagna e sindaco di Sarmato Claudia Ferrari: “E’ una giornata indicata a favorire l’inizio del percorso di condivisione a servizio degli abitanti dei piccoli comuni del nostro territorio”.
Alla conferenza erano presenti anche la professoressa Elena Zuffada, direttrice del Centro di ricerca per il Cambiamento delle amministrazioni pubbliche dell’Università Cattolica del Sacro cuore (CeCaP) e l’assessore al Bilancio della Regione Emilia-Romagna Paolo Calvano che ha dichiarato: “I comuni più piccoli sono quelli che subiscono le maggiori difficoltà nei periodi di tempesta; questa è una fase di grandi opportunità, ma allo stesso modo di grandi problematicità per questo è necessario intensificare e rafforzare competenze strategiche”. Calvano espone un dato che fa riflettere sulla prestanza della macchina amministrativa: “La tempistica media per la realizzazione un opera di 100mila euro in Italia è tre anni; tempistica che naturalmente va a cocciare con le prerogative del Pnrr”. Un’ulteriore riflessione ha come protagoniste le unioni dei Comuni: “Sono necessarie per favorire modalità di organizzazione di servizi e, allo stesso tempo, rafforzare e preservare le identità dei comuni”.
Denise Ricciardi, direttrice di Anci Emilia-Romagna, ringraziando per la partecipazione l’assessore regionale ha sottolineato l’importanza di “investire nella funzione pubblica e nei servizi rivolti ai cittadini”. La prima fase del progetto consisterà nella mappatura dei bisogni degli enti mediante la somministrazione di un questionario preparato dall’Università Cattolica. Tra i temi attenzionati la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale e le forme di collaborazione e gestione associata di funzioni e servizi.
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