Autista grave dopo essere stato punto da 3 vespe. “Lo ha salvato l’ospedale di Bobbio”
16 Settembre 2022 04:57
L’autista di corriere Andrea Bernardi, mercoledì, tornava da Rezzoaglio, in Valdaveto. Si è fermato un attimo verso le 15:30 nei pressi della diga di Boschi, è sceso dal mezzo vuoto, neppure il tempo di realizzare che tre calabroni gli erano intorno ed è stato punto più volte in testa.
Nausea, mal di testa, sempre più forte: anche se non aveva mai manifestato reazioni allergiche, ha capito subito che qualcosa non andava, lui fa il volontario di Croce Rossa, di shock anafilattici ne ha visti purtroppo nell’Appennino ogni estate.
Questa volta è toccato però a lui. D’istinto ha chiamato appena ha trovato linea il suo capo, lui si è precipitato, lo ha raccolto e caricato sull’auto, sono volati a Bobbio, all’ospedale. Questione di minuti: Bernardi era già grave.
Non ricorda quasi nulla, solo la dottoressa e gli infermieri che gli sono praticamente “saltati addosso†per praticargli ogni manovra possibile a scongiurare il peggio. Subito gli esami, subito l’adrenalina, subito il cortisone, cercando la stabilizzazione che è arrivata. Quando l’autista 52enne si è risvegliato, era già all’ospedale di Piacenza sotto osservazione, ma stava bene.
La sorella, Simona Bernardi, ringrazia il pronto soccorso dell’ospedale di Bobbio: “Ancora una volta abbiamo capito quanto questo presidio ospedaliero sia fondamentale”.
Una infermiera dell’ospedale di Bobbio, Barbara Davoli, rientrata a casa ha scritto su Facebook: “Il mio lavoro non è facile, ma quando sei in un team completo e preparato a dovere ogni emergenza è affrontata nel mondo corretto. Abbiamo fatto la differenza e sono fiera di prestare servizio al pronto soccorso di Bobbio”.
Nonostante i lavori in corso, sono tante le segnalazioni di chi si dice preoccupato dall’impossibilità del medico in struttura ad uscire nel territorio su ambulanza per carenza di camici bianchi.
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