Partecipate, l’affondo del centrodestra: “Revoche contro la legge”. La replica
19 Settembre 2022 16:53
Ad aprire il dibattito del primo consiglio comunale dopo la pausa estiva è stato il valzer nelle nomine delle società partecipate dal Comune. Nei giorni scorsi, infatti, il sindaco Katia Tarasconi ha revocato l’incarico a due consiglieri del consiglio di amministrazione della galleria Ricci Oddi, l’avvocato Giovanni Giuffrida e il professor Fernando Mazzocca, presidente del cda, così come a Manuel Ghilardelli come presidente delle Farmacie comunali, Alessandra Ferrara e Fabio Callori di Seta. “A mio avviso – incalza Sara Soresi (Fratelli d’Italia) – la giunta non ha rispettato due principi di legge, cioè la revoca per giusta causa e la tempistica massima di 45 giorni dall’insediamento del nuovo sindaco”.
“La nostra amministrazione non ha mai silurato nessuno – interviene l’ex sindaco Patrizia Barbieri -. Il metodo dell’amministrazione Tarasconi è scorretto e contrario alle norme in vigore, in assenza di una motivazione di revoca ancorata a parametri precisi. L’allontanamento di Mazzocca dalla Ricci danneggia gravemente il tessuto culturale della nostra città”. Pronta l’alzata di scudi del capogruppo del Pd Andrea Fossati: “Si tratta solo di decisioni basate su indirizzi di gestione diversi rispetto al passato. In presenza di linee condivise, invece, Giuseppe Cavalli di Piacenza Expo e Paolo Garetti di Tempi Agenzia sono stati confermati fino alla scadenza del mandato”.
Duro l’affondo di Stefano Cugini (ApP) nei confronti dell’amministratore unico dell’Asp “Città di Piacenza” Eugenio Caperchione, in carica dal 2019: “L’attuale vertice ha fallito due prospettive che erano già avviate, cioè il pareggio di bilancio e il recupero dell’ex cascina Dal Verme. Qual è l’intenzione del sindaco?”.
LA REPLICA DEL SINDACO – “Le lettere di revoca al presidente e al consigliere della Ricci Oddi non sono affatto brusche, anzi ringraziano per l’operato svolto – dice il sindaco Katia Tarasconi -. È del tutto normale che una nuova amministrazione rinnovi le progettualità e gli obiettivi condivisi nelle società partecipate”. Rispetto alle tempistiche e alla giusta causa per le revoche, il primo cittadino ribatte che “lo statuto di queste realtà è slegato dalle leggi citate dal centrodestra”.
“MANCANO I DIRIGENTI” – “È necessario recuperare le entrate nelle casse comunali, non solo le tasse ma anche l’incasso di tariffe, multe e canoni – premette Massimo Trespidi (lista civica Barbieri-Liberi) -. Per consolidare la macchina dell’ente, però, occorre procedere alle nomine dei dirigenti. Chiedo al sindaco di sapere con che tempi e modalità intende avviare le assunzioni delle figure professionali che ad oggi risultano ancora assenti, come il dirigente dei servizi sociali, il dirigente dei servizi educativi e il dirigente delle risorse economiche”.
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