Oratori e grest: migliaia di giovani coinvolti nei progetti di Diocesi e Fondazione

26 Settembre 2022 16:30

Sono migliaia i giovani coinvolti nelle attività della Diocesi sostenute dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano nel 2022. Un bilancio più che positivo suddiviso in due progetti: “Oratori” ha visto la partecipazione di oltre mille giovani di 32 realtà di Piacenza e provincia. Ancora meglio ha fatto il progetto “Grest” con 3.676 partecipanti, 1.700 ai campi estivi e quasi mille animatori degli istituti superiori.
Un sodalizio che verrà confermato anche nei prossimi anni.
“Gli oratori non hanno mai chiuso in questi due anni e i grest sono stati fatti sia nel 2020 sia nel 2021 – ha spiegato don Alessandro Mazzoni, responsabile diocesano del servizio pastorale giovanile-vocazionale e presidente Associazione oratori – con il desiderio non tanto di offrire un servizio di mera custodia, quanto di evitare la dispersione sociale per affiancarli nelle scuole creando una rete attorno ai ragazzi”.
“La collaborazione con la Diocesi è consolidata – ha aggiunto Elena Uber, Commissione Welfare Fondazione – abbiamo voluto entrare più nel merito dei contenuti dei progetti in una logica di continuità, la nostra logica è di proseguire e confermare questa collaborazione molto proficua per entrare anche più nella condivisione dei contenuti di progetti che hanno finalità educativa”.

Progetto Oratori. Avviato quattro anni orsono (dapprima con un protocollo d’intesa triennale, rinnovato su base annuale nel maggio 2021), il progetto si basa su un assunto: le attività di educazione e formazione, mirate a favorire l’aggregazione sociale dei più giovani, anche adottando un approccio multidisciplinare, possono contribuire a contrastare l’insorgere di situazioni di disagio. Gli oratori, per la loro vocazione a centri di incontro e di socializzazione, e per la capillarità della loro distribuzione sul territorio, rappresentano una “rete” ideale per tali attività.

La Fondazione si è fatta carico dell’erogazione del sostegno economico all’iniziativa, a cui la Diocesi ha affiancato un contributo preso dai fondi dell’8 per mille alla chiesa Cattolica e ha organizzato un network di oratori. Le realtà che hanno partecipato all’esperienza, raccolta sotto il titolo Scarpe da Tennis, sono state 32 tra città e provincia. La fascia d’età coinvolta è quella delle scuole medie, e i primi anni delle scuole superiori. Il numero dei partecipanti è stato nell’ordine di qualche migliaio: difficilmente quantificabile con precisione, poiché si tratta di un progetto “aperto”, alcuni ragazzi hanno partecipato per periodi brevi e altri più lunghi.

Gli oratori hanno proposto attività ampie e diversificate, modi di partecipare che esaltano la ricchezza della diversità e rispondano a varie esigenze e capacità di adesione: aggregative, culturali, artistiche, ludiche e sportive. Sono state organizzate, fra l’altro, serate formative dedicate ai genitori di tante parrocchie per aiutare a riconoscere l’insorgere dei disagi, e attività di lotta alla dispersione scolastica predisposte dai doposcuola degli Oratori.

 

Grest. I Grest del territorio coinvolti nelle attività di questa estate sono stati in tutto 30, in città e in provincia. Anche quest’anno si sono svolti dal mattino al pomeriggio, con momenti diversi: studio e compiti per le vacanze, mensa, attività laboratoriali, gite (in collina o, in alcuni casi, nei parchi acquatici). La fascia d’età a cui si rivolge il servizio va dai bambini delle elementari ai ragazzi delle scuole medie. Ci sono anche numerosi animatori, che sono giovani che

frequentano le superiori e che si affiancano in maniera operativa agli educatori, che sono invece tutti maggiorenni.

I Grest (acronomino che altro non è che la contrazione di Gruppo ESTivo) sono attivi in corrispondenza della chiusura delle scuole, da giugno a settembre. Quest’anno i partecipanti sono stati 3676, di cui 551 (15%) ragazzi non di religione cristiana. Gli animatori sono giovani frequentanti gli istituti superiori o poco più grandi: uno schieramento di 985 persone, di cui 63 (7%) non cristiani; infine, 74 persone hanno costituito lo staff di assistenza.

Soggiorni estivi. Sono campi residenziali a guida parrocchiale, che si tengono durante la stagione estiva. Talvolta il soggiorno si tiene in strutture gestite autonomamente dalle parrocchie (come nel caso di San Giuseppe Operaio, che ha in comodato d’uso gratuito la casa di Vigo di Fassa di proprietà della Fondazione e che da alcuni mesi l’ha messa a disposizione anche di altre parrocchie). Altre volte i soggiorni avvengono in strutture turistiche.

Nell’estate appena terminata hanno partecipato alle vacanze 1700 ragazzi, di età dai 14 in su; in genere i soggiorni hanno una durata di una o due settimane. Ai ragazzi vengono proposte attività educative, ed esperienze legate ai luoghi di soggiorno: camminate e escursioni sono le più frequenti, trattandosi prevalentemente di vacanze sull’appennino o in montagna, come Val d’Aosta o Trentino; non sono mancate, tuttavia, le vacanze anche in località marine. Nel corso del soggiorno vengono proposti momenti di catechesi e di riflessione, laboratori artistici, attività di gioco e animazione. In caso di strutture in autogestione, i partecipanti vengono coinvolti anche in semplici attività di gestione e organizzazione, come apparecchiare e sparecchiare la tavola o riordinare gli spazi comuni.

© Copyright 2024 Editoriale Libertà