Dieci anni di lavoro per il piano rumori: “escluse” le aree militari
29 Novembre 2013 16:00
È un lavoro cominciato nel 2003 quello che ha portato alla creazione del piano di zonizzazione comunale. Ai microfoni di Telelibertà l’assessore Luigi Rabuffi ha chiarito alcuni punti: la prima classificazione della città in base al rumore individuando zone da tutelare di più e zone prevalentemente produttive risale al 2007 e anche oggi risponde a criteri che lasciano pochissimi margini di discrezionalità basandosi su una fotografia attenta di Piacenza oggi e delle previsioni indicate dal Psc. Se l’adozione avverrà in tempi brevi consentendo ad Arpa di procedere subito con i controlli e intervenendo sulle situazioni di disturbo causate dai privati, l’approvazione richiederà tempi ben più lunghi legati per l’appunto al Psc e all’iter delle osservazioni. Solo una volta approvato il piano potrà dare vita ad azioni di risanamento, dalle meno invasive alle più radicali come l’allargamento della Ztl che tanto ha spaventato i commercianti di via Taverna negli ultimi giorni.
Un’altra precisazione riguarda le aree militari che oggi sulla cartina non sono state collocate in nessuna delle sei classi, poiché la loro destinazione resta da individuare.
Inoltre in deroga al piano il Comune ha predisposto un regolamento che consentirà a locali ma anche ai cantieri di poter svolgere le loro attività naturalmente nei limiti della convivenza. Infine è necessario chiarire che le emergenze non sono soggette ad alcun tipo di limitazione.
Telelibertà ha interrogato anche i piacentini per le vie del centro: la maggior parte non sa cosa si intenda per zonizzazione acustica. Intervistati divisi nel giudizio sui rumori in città.
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