Baraccopoli sul lungo Po, il sindaco: “Serve risposta complessiva con prefettura”
07 Ottobre 2022 03:21
“Ne abbiamo parlato in giunta a lungo, in modo approfondito. La repressione non basta, serve un piano di sostegno più ampio”. Da qui la decisione di “interessare la prefettura, perché il problema va affrontato a trecentosessanta gradi”. Così il sindaco Katia Tarasconi interviene sulla “bidonville” di Piacenza, nell’area del lungofiume. A scattare la fotografia dell’emarginazione – una piccola baraccopoli con capanne, tende ed edifici occupati dai senzatetto – è stato il reportage di Libertà e Telelibertà.
“Conosco la situazione da anni – sottolinea Tarasconi – la soluzione non è immediata né tantomeno semplice. E ovviamente non si presenta adesso, nel nostro mandato, ma già da prima. Non si può solo sgomberare il villaggio abusivo e dire a queste persone senza fissa dimora di andarsene altrove. Dove? Il Comune non ha abbastanza alloggi. La risposta deve essere complessiva, in collaborazione con tutti gli enti del territorio”.
Ieri il sindaco si è confrontato anche con il comandante della polizia municipale di Piacenza, Mirko Mussi. Il corpo di via Rogerio ha già redatto una relazione sulla mini-baraccopoli di via Bixio, dopo un’ispezione effettuata nei mesi scorsi.
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