“Vittime di una malattia invisibile”. Tarasconi firma la petizione sulla fibromialgia
12 Ottobre 2022 14:17
La fibromialgia, nonostante colpisca in tutta Italia oltre due milioni di persone, è ancora una malattia invisibile totalmente a carico di chi ha la “colpa” di soffrire dei suoi sintomi altamente invalidanti e provanti. Per dare un segno di vicinanza e fare luce sulla patologia, il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi ha firmato la petizione che chiede il riconoscimento della fibromialgia tra le patologie previste nei Lea: livelli essenziali di assistenza sanitaria.
Prima della firma, in sala consiliare, il primo cittadino ha accolto Maria Carla Cejas, malata di fibromialgia e referente locale di Cfu-Italia, comitato di fibromialgici uniti per annunciare l’evento che si terrà sabato 15 ottobre nella cappella ducale di palazzo farnese. Durante l’incontro, inizio previsto dalle 14.30, sarà proiettato il documentario “Ad Maiora: vittime di una malattia invisibile” diretto da Federico Liguori. “Un docufilm con protagoniste le malate come me, con le loro storie, le difficoltà e le tante ombre attorno alla patologia” precisa Cejas.
Alla presentazione dell’evento ha partecipato anche Mauro Gandolfini, presidente dell’Ordine dei medici di Piacenza: “Una malattia ancora poco considerata, ma si parla di oltre due milioni di pazienti in tutta Italia che soffrono di questi sintomi. Oltre alla sofferenza e al dolere, i malati di fibromialgia devono farsi carico anche delle spese mediche, per questo l’evento di sabato è importante per dare l’attenzione che merita”.
A fianco del sindaco Katia Tarasconi, dell’assessore Nicoletta Corvi e di Maria Carla Cajas c’era Roberta Venturi, dirigente medico della terapia del dolore dell’ospedale di Piacenza: “La fibromialgia è una malattia caratterizzata da dolori diffusi e continui in particolare a livello muscolare – spiega – spesso si associa anche uno stato depressivo ed è difficile curare perché non sempre risponde ai farmaci somministrati”.
Dopo la proiezione del documentario, sabato si terrà un dibattito con la partecipazione di dottori, rappresentanti di associazioni e persone affette dalla malattia.
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