Anche Tamaro e Tommasi tra i relatori del convegno “Nessuno si educa da solo”
21 Ottobre 2022 02:13
Sabato 22 ottobre, a Piacenza, al Teatro Politeama, dalle 9.30 è in programma il convegno “Nessuno si educa da solo. Come costruire una comunità per crescere assieme”, organizzato dal Cpp – Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti, diretto dal pedagogista Daniele Novara.
Insieme a lui a e allo staff del Cpp, interverranno al convegno: Damiano Tommasi, sindaco di Verona ed ex calciatore; Carlotta Natoli, attrice; Susanna Tamaro, scrittrice; Laura Pigozzi, psicologa; Alex Corlazzoli, maestro e giornalista; Giacomo Poretti, attore; Daniela Cristofori, psicologa e attrice; Silvia Vegetti Finzi, psicologa.
“Il tema centrale del convegno – si legge nel programma – è la necessità di creare una comunità educante formata da tutte le persone che vivono in un territorio e che hanno il compito di accompagnare nella crescita le generazioni più giovani. Non si tratta solo di genitori, famigliari, educatori e insegnanti. Tutti coloro che si relazionano con bambini e ragazzi sono potenziali attori della comunità educante: il mondo dello sport con gli allenatori, le parrocchie con catechisti e parroci, le realtà dell’associazionismo che si occupano di sviluppare progetti sociali per i più giovani, i bibliotecari e le varie istituzioni presenti sul territorio, vigili urbani, sindaci, assessori, consiglieri comunali, ministri, parlamentari”.
“Il convegno “Nessuno si educa da solo” – spiega Novara – nasce dalla necessità di uno sguardo condiviso sull’educazione, sul bisogno individuale e sociale per avere occasioni di crescita, di apprendimento e di sviluppo delle proprie risorse, per uscire da una sensazione di deprivazione educativa, acuita dalla pandemia, a cui si è aggiunta anche l’ansia per la guerra. Serve uno sguardo comune, benevolo e positivo, uno sguardo che sappia far squadra e interagire pur nelle inevitabili differenze e punti di vista divergenti. Il convegno – conclude Novara – è un’occasione unica, un nuovo inizio che segna una necessità di rompere il pregiudizio e la retorica sulla società̀ liquida per organizzare una sensibilità̀ comune, seppur non omogenea, per restituire speranza al bisogno dei più̀ piccoli, dei più̀ giovani e di tutti noi per sentirsi parte di un universo in crescita e in apprendimento”.
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