Calendasco, studenti del Respighi raggiungono in bici il guado e lo attraversano
22 Ottobre 2022 07:38
Si sono fatti circa 45 chilometri in bicicletta e si sono gustati anche l’emozione del passaggio in barca da una sponda all’altra del Po: emozioni semplici che nessuno di loro però aveva mai provato prima. È stata l’impresa di un gruppo di ragazzi del liceo scientifico “Respighi” di Piacenza – più precisamente la classe 3U – che nei giorni scorsi hanno inforcato la bicicletta davanti alla loro scuola e poi si sono messi di buona lena a pedalare per raggiungere il Guado di Sigerico, a Soprarivo di Calendasco.
I ragazzi – guidati dagli insegnanti Paolo Barbieri, Ilaria Fenti e Stefania Cannalire – hanno attraversato il ponte sul Po e poi hanno proseguito sull’argine maestro lombardo fino a raggiungere a mezzogiorno Corte Sant’Andrea, uno degli approdi del “transito” dei pellegrini della via Francigena: ad attenderli c’era il barcaiolo e traghettatore di pellegrini Danilo Parisi che, in due viaggi, è riuscito a trasportare tutti i ragazzi con le loro biciclette di nuovo sulla sponda piacentina. Parisi ha poi accolto gli studenti nella sua “Caupona” ai piedi dell’argine dove hanno potuto rifocillarsi prima di ripartire nel pomeriggio in bicicletta per il ritorno verso Piacenza.
L’uscita fa parte di un progetto di approfondimento del tema dei cammini religiosi e dei percorsi medievali che la classe sta affrontando. E quale migliore occasione per sperimentare di persona il “passaggio” sul fiume Po? Nella giornata di ieri, caso fortuito, gli studenti hanno potuto incontrare anche due veri pellegrini svizzeri in viaggio lungo la Francigena, coi quali hanno condiviso la “traversata”.
“Oltre agli aspetti storici, questa uscita è servita a mostrare ai ragazzi che è possibile spostarsi anche senza prendere l’auto o altri mezzi» spiegano i docenti. Cioè che si possono fare 40 chilometri – che a parole possono incutere timore – senza troppi problemi e in maniera alternativa. E praticamente nessuno di loro, pur abitando spesso in città, era mai stato sul Po”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE