L’universo, i “Ragazzi”, Dio: ed io? un dialogo a cuore aperto per riscoprirsi parte del tutto
28 Ottobre 2022 08:39
«Riuscite ad immaginare come sarebbe sentire un qualsiasi rumore, dopo aver avuto le orecchie tappate per anni? E col tempo riuscire ad essere talmente attenti dall’ascoltare persino il battito di ali di una farfalla, che per me è un suono melodioso? Ebbene, sappiate che è possibile».
Con queste parole, Maria Vittoria Pizzamiglio accoglie i lettori che per la prima volta stringono tra le mani il suo libro. Il risveglio qui descritto si trasforma per molti in un breve sprazzo di saltuaria lucidità, diventa necessario pertanto esercitare questa attenzione con disciplina e costanza. Il fine ultimo è avere l’opportunità di diventare attori protagonisti della propria pièce esistenziale, non una semplice comparsa che vaga nell’ombra di un palcoscenico spento, incapace di dominarlo e guadagnarsi il proscenio.
L’Universo, i “Ragazzi”, Dio: ed io? pubblicato da Europa Edizioni per la collana Chronos, non è un semplice manuale teorico per provare a barcamenarsi tra i meandri dell’esistenza, il libro dona al contrario una serie di riflessioni e di esperienze di vita, alcune personali, altre ricevute da persone che hanno incrociato il proprio percorso con quello dell’autrice.
Dieci capitoli per tre macro sezioni: «la prima parte tratta di come la vita spirituale possa coesistere con la vita pratica: io sono un’intermediaria immobiliare, che è un’attività molto pragmatica, ma al tempo stesso mi occupo di terapie olistiche, un’attività prettamente spirituale» spiega l’autrice durante l’intervista rilasciata alle telecamere di Se Scrivendo «la seconda parte tratta di tutti i miei contatti legati al mondo terapeutico, al benessere del singolo, per scoprire sé stesso. L’ultima parte invece è dedicata all’amore di coppia: alla fine troverete anche un po’ di suspance!» conclude Pizzamiglio, ospite dell’ormai noto salotto letterario targato CaosFilm.
L’autrice propone uno sguardo sull’esistenza guidato da un sentimento spesso dimenticato: la meraviglia. Non parliamo di uno stupore verso eventi straordinari, al contrario, è il quotidiano a dover meravigliare, nella magnificenza di un Universo in continuo movimento ed evoluzione. Questo sentimento sano, genuino, veicolato da un ascolto attento di ciò che ci circonda, permette di aprire un canale nella coscienza: si lasciano fluire verso l’interno i segnali dell’Universo, si porge l’orecchio verso i “Ragazzi”, sempre pronti a garantire il loro aiuto. L’Universo, per quanto possa sembrare un’entità silente, troppo grande per essere colta dall’umano intelletto, al contrario va inteso come qualcosa che ci appartiene, in continuo dialogo con noi. Di centrale importanza, però, è imparare a carpire le risposte, dopo aver posto le giuste domande. «Se fai una domanda, la risposta arriva! È matematico […] L’importante è fare all’Universo delle domande chiare, semplici, non fraintendibili» scrive l’autrice nel primo capitolo del libro. A quel punto, saranno evidenti i segni che esso saprà mandarci, inequivocabili e capaci di fugare ogni dubbio.
Forieri di questi messaggi sono per l’appunto i “Ragazzi”, entità non fisiche e non materiali, con il compito innato di aiutare il percorso delle “anime incarnate”, ovvero gli uomini. L’autrice si rivolge in maniera quasi scherzosa a queste entità amiche, il team di supporto di ogni essere umano. Non si tratta di folletti dispettosi o fantasmi – Pizzamiglio lo sottolinea da subito –ma di entità molto più concrete di quanto immaginiamo, tanto da poterle incontrare anche personalmente sulla propria strada di ogni giorno. Attenzione però, i loro consigli non vanno presi alla lettera: per quanto antica possa essere l’esperienza esistenziale di ciascuno di loro, bisogna sempre conservare per sé un margine di spazio per la sperimentazione. L’errore non va evitato, al contrario, da esso possono nascere delle intuizioni di grande valore. Attraverso questa prima consapevolezza Pizzamiglio apre al suo lettore una finestra su un mondo non binario, non suddiviso sempre in bianco e nero, buono e cattivo. «Non è sempre un bene guardare solo attraverso il mirino del binocolo, altrimenti finirei per dare un manuale da seguire come fanno la maggior parte delle religioni. Mi basterebbe dire: guarda, ho scoperto che il mondo è diviso in Bianco e Nero. All’inizio mi piaceva questa cosa, mi caricava e mi dicevo spesso: “Ok, andiamo a scoprire le chiavi del mondo!”. Ma ben presto ho dovuto riconoscere che non è così. Io non sto facendo altro che descrivere una nuova visione dell’Universo e di Dio, a tutto ciò che muta intorno a noi e a riconsiderare l’idea che ciò che è sempre stato “giusto” fino ad ora, è probabilmente arrivato il momento in cui sia “sbagliato”, e questo vale per tutto», questo l’obiettivo finale dell’autrice: donare al lettore un’opera capace di risvegliare la coscienza del singolo affinché accolga la complessità in continuo mutamento dell’Universo di cui facciamo parte.
Il concetto stesso di Dio e della religione in generale viene posto sotto una lente d’ingrandimento, per essere analizzato da vicino, nel dettaglio. L’incontro con il trascendente può avvenire nei modi più disparati, anche al bar, di fronte a un caffè e una fetta di torta al cioccolato: si materializza attraverso il dono, in quella stessa meraviglia già suggerita dall’autrice che fa cambiare lo sguardo sulla realtà. In quest’ottica, Dio non viene più percepito come un’entità lontana, ma come parte integrante della nostra esperienza terrestre.
Considerazioni, aneddoti, testimonianze di vita vissuta, ma anche tecniche pratiche per guarire, per raggiungereun benessere profondo e sincero: non basta infatti soltanto rimanere in attesa, serve approfondire l’ascolto, migliorare la concentrazione. Il reiki, la meditazione, lo yoga e l’ipnosi sono alcuni degli strumenti suggeriti da Pizzamiglio, grazie alla funzione rilassante e curativa di ciascuno di essi. Sono gli strumenti che compongono la “cassetta degli attrezzi” alla quale attingere nel proprio percorso: sono attività pratiche, che richiedono impegno e dedizione, il modo migliore per temprare lo spirito alla volontà e all’ascolto attivo.
Non risposte discese dall’alto da accogliere come diktat, ma domande e spunti di riflessione profonda, momenti di condivisione da accogliere a cuore e mente aperti, per apprendere un messaggio d’amore universale e inequivocabile. Nella società della fretta, del superfluo e dell’apparenza, questo libro offre gli spunti necessari per riabbracciare il proprio vero sé, in tutta la sua genuinità e trasparenza. Una finestra aperta al termine del libro lascia intuire che questo sia soltanto l’inizio di un lungo viaggio: al di là del caso, del destino e delle coincidenze c’è un disegno più chiaro, una trama che unisce gli uomini alle forze della natura e al trascendente, all’espressione più alta dello spirito. Basta solo saper ascoltare.
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