CRV – alle case di riposo 11 mln euro energia gratuita fornita da concessioni idroelettriche
27 Ottobre 2022 13:53
La commissione Territorio infrastrutture e ambiente del Consiglio veneto, guidata dalla presidente Silvia Rizzotto (Lega-Lv) e dal vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), ha espresso parere favorevole – con l’astensione delle opposizioni – alle determinazioni della Giunta in materia fornitura obbligata alla Regione di energia elettrica gratuita da parte di titolari e operatori delle grandi derivazioni idroelettriche. La legge regionale 27 del 2020 prevede, infatti, che i concessionari di grandi derivazioni ad uso idroelettrico abbiano l’obbligo di fornire ogni anno gratuitamente alla Regione, oltre al canone, 220 kWh per ogni kilowatt di potenza nominale di concessione, oppure, in alternativa, di monetizzarne alla Regione l’importo equivalente. Per il 2021, primo anno di applicazione della legge, le disposizioni in esame – presentate ai consiglieri dall’assessore regionale Gianpaolo Bottacin – prevedono la monetizzazione integrale degli 88,7 milioni di kWh che i 29 concessionari veneti (senza contare i 5 impianti che insistono anche in Regioni o province confinanti e per i quali vigono specifici accordi) devono alla Regione, pari ad un importo monetario stimato di 11 milioni e 105 mila euro, di cui circa 7,8 destinati alla provincia di Belluno, per la specificità della provincia dolomitica. Il riparto 2021 di tale controvalore verrà destinato per l’80 per cento alle case di riposo e, più in generale, ai Centri servizi residenziali accreditati. Una priorità dettata dall’attuale situazione di emergenza derivante dalla crisi economica e dalla crisi energetica. In totale sono 334 i soggetti beneficiari in Veneto. “L’auspicio è che queste risorse servano per calmierare le rette delle case di riposo e per aiutare le famiglie più in difficoltà nel pagare le bollette”, ha affermato l’assessore.
La Provincia di Belluno, alla quale spetta per legge il 100% dei proventi delle concessioni presenti nel proprio territorio, destinerà le risorse residue di tali introiti al polo logistico provinciale della Protezione civile, alle attività produttive, commerciali e turistiche penalizzate dall’abbassamento del livello dei laghi a causa della siccità, alle famiglie in difficoltà segnalate dai Comuni e alle sedi scolastiche che necessitano di adeguamento energetico. Per la provincia di Rovigo il riparto della quota di energia gratuita spettante, del controvalore di circa 65 mila euro, sarà interamente destinato alle case di riposo. Per le altre province venete (Treviso, Padova, Venezia, Vicenza e Verona) il provvedimento riserva un meccanismo perequativo dei proventi.
Nel parere espresso alla Giunta la commissione ha inserito l’invito a valutare, in relazione all’alto costo dell’energia elettrica nell’attuale fase congiunturale, che anche nei comuni ‘rivieraschi’ (cioè interessati dalle derivazioni) delle diverse province venete la quota residua di monetizzazione dell’energia gratuita sia destinata alle famiglie in stato di necessità. “Ci riserviamo di valutare il prossimo anno l’impiego di queste risorse e i criteri di riparto tra le diverse province, in modo da verificarne efficacia ed equità di applicazione”, ha concluso la presidente Rizzotto.
La commissione ha inoltre dato il via libera, con il voto contrario delle opposizioni, al bilancio consolidato 2021 della Regione Veneto, per le voci di propria competenza.
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