Nuoto prima dell’alba, poi a scuola: “Con i rincari è l’unico orario per allenarsi”
15 Dicembre 2022 16:00
“Il nuoto è una passione, ben venga questo sacrificio”. Parola di Leonardo Campolunghi, 15 anni, mentre s’infila il costume rosso e attende i compagni di squadra. Per tutti l’appuntamento nella piscina comunale Raffalda in via Casella a Piacenza è fissato alle 5.30. Fuori c’è ancora buio, il sole sorgerà due ore più tardi, ma i giovani agonisti della Vittorino da Feltre non hanno altra scelta: le vasche riscaldate della società canottieri sono chiuse fino al 10 gennaio a causa del caro bollette, perciò bisogna allenarsi altrove. “Abbiamo trovato un accordo con il gestore Activa – spiega l’allenatore Gianni Ponzanibbio, affiancato da Gianluca Parenzan – per aprire in anticipo la Raffalda, prima dell’alba appunto, così da permettere ai nostri atleti di continuare a prepararsi in vista delle prossime gare. Normalmente gli allenamenti si svolgono al pomeriggio, dalle 14 alle 20. Ma la piscina della Vittorino è chiusa, e qui in via Casella – sottolinea Ponzanibbio – non sarebbe possibile occupare tutte le sette corsie in un altro orario”.
Ecco dunque oltre trenta nuotatori dai 12 ai 17 anni in acqua alle 5.30 del mattino. Poi si va in classe. “Sono iscritto al liceo Gioia, oggi ho due interrogazioni importanti – confessa Gioele Guglielmoni, 15 anni – quindi mi sono organizzato per riuscire sia a studiare che ad allenarmi. Nello zaino ho gli appunti e il costume”.
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