CRV – Consiglio veneto: via libera al Collegato alla Legge di stabilità 2023
15 Dicembre 2022 05:18
Dopo l’approvazione della Legge di stabilità 2023 avvenuta nella tarda serata di martedì, il Consiglio regionale del Veneto ha dato oggi il proprio via libera, con 35 voti favorevoli e 10 contrari, al Progetto di legge n. 154 di iniziativa della Giunta, ossia al Collegato alla Legge di stabilità regionale già illustrato in Aula dal relatore, il Presidente della Prima commissione Luciano Sandonà (Lega-LV). In sintesi, il Collegato presentato all’Assemblea si compone di tre articoli che prevedono azioni di supporto finalizzate all’attrazione di investimenti per la Zona Logistica Semplificata Porto di Venezia-Rodigino, ad analisi di specifiche problematiche idrauliche del territorio classificato di bonifica, e alla disciplina delle tariffe relative alle ispezioni di Arpav nell’ambito delle attività di vigilanza e controllo.
Il correlatore della proposta legislativa, la Vicepresidente della Commissione Vanessa Camani (Partito Democratico), nel ricordare che il Collegato è lo strumento attraverso il quale si possono introdurre modifiche o integrazioni a disposizioni legislative regionali che hanno un’incidenza diretta sulle poste del bilancio regionale, ha osservato come il testo presentato in Aula riguardi pochi argomenti, non particolarmente dirimenti, a fronte di una corposa manovra emendativa che sarà proposta in Aula dalla Giunta, metodo che “Non consente ai Consiglieri di esercitare pienamente la propria funzione”; la Vicepresidente Camani avrebbe auspicato l’inserimento nel Collegato di misure, analoghe a quelle attuate da altre regioni, in materia di costi energetici da affiancare alle iniziative contenute nei cd. Decreti Aiuti, a favore del tessuto produttivo, turistico, sociale e delle famiglie. Altri aspetti affrontati in sede di correlazione, le carenze in materia di politiche della famiglia, prendendo spunto dalle azioni del Trentino-Alto Adige, la cui curva della natalità è aumentata, e di assistenza sanitaria, con particolare riguardo alla condizione dei Medici di medicina generale, e alla necessità di politiche pubbliche per il recupero di risorse da destinare, a titolo esemplificativo, ai Gruppi integrati di Medicina generale affinché si dotino di personale da destinare al supporto amministrativo.
Sui temi socio-sanitari sono intervenute anche la Vicepresidente della Quinta commissione Anna Maria Bigon (Pd) – che ha sottolineato ulteriori criticità tra le quali la mancata riforma delle Ipab, la carenza di medici, e la questione delle liste d’attesa – e la Vicepresidente del Consiglio regionale Francesca Zottis (Pd), successivamente alla replica della Presidente della Quinta commissione Sonia Brescacin (Lega-LV), che ha posto l’accento sulle diverse azioni regionali in materia di povertà delle famiglie e delle persone, come il Piano triennale regionale della povertà articolato in Piani attuativi annuali, o il cd. Ria, il Reddito di Inclusione Attiva, la cui efficacia è riconosciuta anche dagli enti locali, oltre alle misure di sostegno agli affitti, agli interventi per la povertà educativa, alla rete degli empori solidali; tra le azioni ricordate dalla Presidente Brescacin, inoltre, il Piano triennale per la famiglia, gli interventi sulle rette degli asili a favore delle famiglie in difficoltà, il sostegno alle scuole paritarie. Sui temi della non autosufficienza, e sulla necessità di ripensare il modello sociosanitario, sono intervenuti i Consiglieri Stefano Valdegamberi (Gruppo misto) – che ha sottolineato come la questione interessi circa 180mila anziani, dei quali 35mila nelle case di riposo e destinatari, in sostanza, dell’80% dello specifico fondo di 771 milioni di euro, a fronte dell’80% di non autosufficienti che quindi rimane a domicilio, a carico delle famiglie, e che sono destinatari del restante 20% delle risorse: “Nelle nostre politiche di programmazione – ha puntualizzato Valdegamberi – parliamo solo di case di riposo, ma dobbiamo puntare a supportare la famiglia e la domiciliarità” – e Jonatan Montanariello (Pd) mentre, su temi legati all’attuazione della Legge sulla cultura e sul finanziamento delle attività culturali, sono intervenute la Presidente e la Vicepresidente della Commissione cultura del Consiglio regionale, Francesca Scatto (Lega-LV) ed Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo). La Capogruppo di Cristina Guarda (Europa Verde) in sede di discussione generale ha anticipato i contenuti della propria, successiva, manovra emendativa, con particolare riferimento alla proposta, sottoscritta da Consiglieri di maggioranza e minoranza, di attivare un progetto pilota regionale in materia di cefalea cronica primaria, nonché alle azioni a favore delle famiglie che non sono in grado di sostenere le spese delle utenze energetiche, del riuso dell’acqua per far fronte ai fenomeni siccitosi, di rilancio della montagna – oltre i grandi eventi sportivi – attraverso il ripopolamento e lo stimolo dell’imprenditoria legata alle cooperative di comunità. Anche il Portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni (Gruppo misto) ha annunciato una proposta emendativa, anche su temi energetici, che presenta elementi di discontinuità rispetto alle politiche del passato, coerenti con l’attuale momento storico e destinati a liberare risorse per servizi che esigono risposte nuove: “Un euro speso nel 2023 deve essere un euro investito per gli anni successivi”. Il Consigliere Andrea Zanoni (Pd) ha annunciato una serie di emendamenti per potenziare programmi di contrasto della criminalità organizzata, e degli effetti dei cambiamenti climatici.
Nelle fasi conclusive della discussione generale è intervenuto anche l’Assessore regionale al bilancio Francesco Calzavara, sul contenuto della manovra emendativa, del valore di quasi 1,9 milioni di euro, proposta dalla Giunta: si tratta di interventi di natura culturale, destinati parte al Teatro Stabile del Veneto, parte (250mila euro nel ’23, 350mila nel ’24) per l’organizzazione dell’Adunata nazionale degli alpini che si terrà nel 2024 a Vicenza, parte a contributo all’Ana per la messa a norma dell’ex Caserma Montegrappa di Bassano, nonché per l’abbattimento delle barriere architettoniche a Venezia.
L’aula ha quindi iniziato l’esame della manovra emendativa al termine della quale il collegato alla Legge di stabilità è stato approvato a maggioranza, come detto, con 35 voti a favore e 10 contrari.
I lavori dell’assemblea legislativa per la sessione dedicata alla manovra finanziaria continueranno Giovedì 16 Dicembre con il Bilancio 2023-2025 (Pdl 156).
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