Sandro Colombi (Uilpa). Anno nuovo giustizia vecchia: ci prepariamo alla mobilitazione
29 Dicembre 2022 14:22
Al Ministero della Giustizia ci attende uno scenario di difficoltà e criticità. I numeri della carenza d’organico nei Tribunali e negli Uffici del giudice di pace hanno ormai superato i livelli di guardia. Pertanto amministrare e ricevere giustizia si allontanano sempre più dal concetto di diritto.
Spiega Sandro Colombi, Segretario generale della Uilpa: “Gli ultimi dati sulla dotazione d’organico della Giustizia, giudici e personale amministrativo, rispecchiano una situazione drammatica destinata a peggiorare in assenza di un piano straordinario di assunzione.”
Su un totale di 9.787 magistrati togati previsti, sono presenti solo il 54%, di cui il 21% prossimo alla quiescenza. Ancora più grave la situazione per i Giudici Onorari di Tribunale (GOT) e per i Viceprocuratori Onorari (VPO).
Infine, per quanto riguarda il personale amministrativo, le carenze si attestano mediamente al di sopra del 30% in quasi tutti gli uffici. Mancano i cancellieri per l’assistenza al magistrato, funzionari e direttori per il coordinamento ed esecuzione delle sentenze. Per i giudici di pace: la carenza del personale amministrativo arriva addirittura al 45%.
Si tratta di una situazione drammatica per la quale occorre urgentemente la definizione di un nuovo piano dei fabbisogni di personale. Tale piano deve tenere conto: degli esiti della contrattazione integrativa prevista dal nuovo CCNL Funzioni Centrali 2019/2021; dell’istituzione di una nuova Area delle Elevate Professionalità; della necessità di riportare l’organico effettivo del Ministero della Giustizia alle consistenze pre-blocco del turn over (2002-2017); infine, occorre incrementare le posizioni dirigenziali riconoscendo il corretto inquadramento di quanti da anni dirigono uffici nell’ambito dei diversi dipartimenti.
Conclude Colombi: “Dinanzi a una situazione così grave ci prepariamo a una stagione di mobilitazione per sensibilizzare la classe politica e l’opinione pubblica sui problemi del Ministro della Giustizia. Lo dobbiamo ai lavoratori per la mole di arretrati con cui si devono confrontare ogni giorno, e lo dobbiamo ai cittadini che hanno diritto a un sistema giudiziario rapido ed efficace.”
Roma, 29 dicembre 2022
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