A distanza di due anni dal furto del bancomat viene rimborsato grazie Adiconsum
09 Gennaio 2023 16:58
Nel dicembre del 2020 un cittadino piacentino aveva subito il furto di bancomat e carta di credito accorgendosene solo il giorno dopo quando i ladri erano già riusciti a effettuare diversi prelevamenti, sottraendo uno somma complessiva superiore a 5 mila euro. Dopo aver effettuato la denuncia, l’uomo ha provveduto a inviare raccomandata alle banche per chiedere il rimborso di quanto in modo fraudolento gli era stato sottratto specificando che i codici non erano custoditi vicino alle carte (come appunto deve essere). Gli istituti di Credito interessati hanno però risposto che non erano in grado di provvedere alle richiesta di rimborso in quanto si poteva supporre che le operazioni effettuate erano avvenute a seguito della mancata e corretta custodia dei codici segreti.
A distanza di due anni, la vittima del furto ha deciso di presentarsi presso gli uffici di Piacenza dell’Adiconsum, associazione Difesa consumatori e ambiente. Lo staff di Adiconsum ha invitato l’iscritto a presentare una nuova domanda di rimborso agli Istituti di Credito con cui intratteneva i rapporti. Nel caso la risposta fosse stata ancora negativa il nostro assistito avrebbe potuto inoltrare reclamo all’Arbitro bancario finanziario per richiedere la soluzione della vertenza. Così è stato. Dopo un mese circa, come previsto, gli Istituti di Credito hanno comunicato che non era possibile riconoscere un risarcimento. Vista la risposta negativa, gli operatori di Adiconsum hanno preparato e inoltrato il reclamo all’Arbitro bancario finanziario, chiedendo per conto dell’associato il rimborso delle somme prelevate con l’utilizzo del bancomat e delle carte di credito, producendo la documentazione e le spiegazioni di quanto avvenuto a seguito del furto subito.
L’Arbitrario ha riconosciuto all’assistito di Adiconsum il rimborso parziale di quanto sottratto in modo illecito per la cifra di 3.800, disponendo che gli Istituti di Credito provvedessero ad accreditare tali somme e al rimborso delle spese sostenute per il reclamo. “Sicuramente – le parole di Aurelio Carlo Vichi, presidente Adiconsum Parma Piacenza – questa decisione rende merito al lavoro degli operatori però è giusto ricordare che non sempre gli esiti dei reclami inoltrati all’Arbitro Bancario Finanziario sono favorevoli, in quanto spesso rilevano comportamenti non corretti nell’uso e nella conservazione dei codici segreti delle carte di debito e di credito da parte degli utilizzatori. Come Associazione raccomandiamo sempre di adottare, visto anche il proliferare dei furti, la massima attenzione nella cura e nella conservazione dei Pin che non devono mai essere posti vicini alle tessere o essere collocati in posti facilmente rilevabili e adottare i sistemi di allerta che gli Istituti di Crediti offrono e che informano tramite messaggi sms il titolare delle carte dell’utilizzo di tali strumenti in modo non autorizzato”.
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